OGGI SUL NEW YORK TIMES
PRIMA PAGINA
– La Banca Mondiale vede una minaccia economica su scala globale. Inflazione, restrizioni e guerra aumentano i rischi di recessione. Per nazioni grandi e piccole in tutto il mondo la prospettiva di evitare una recessione sta svanendo. Questa previsione arriva da un rapporto della Banca Mondiale che mette in guardia che la guerra in Ucraina, i problemi dei trasporti, le restrizioni per il covid in Cina e i vertiginosi aumenti dei prezzi dell’energia e del cibo stanno influendo negativamente sull’economia a tutti i livelli. Il Presidente della Banca ha detto: “Questa serie di eventi sta ‘martellando’ la crescita. per molti paesi la recessione sarà inevitabile”.
– “Una bomba atomica ambientale” se il Grande Lago Salato si essica. Un possibile disastro al clima e alla crescita. Se il Grande Lago Salato, che si è già ridotto di due terzi, continua ad asciugarsi ecco che cosa è in arrivo. Se i minuscoli gamberi del lago si estinguono, potrebbero tragicamente risentirne i 10 milioni di uccelli migratori che si fermano al lago a nutrirsene. Le condizioni sciistiche dei paesi intorno al lago (una fonte vitale di entrate) deteriorerebbero. La lucrativa estrazione di magnesio e altri minerali dal lago cesserebbe. Ancor più allarmante, l’aria diventerebbe velenosa: il letto del lago contiene alti livelli di arsenico che, se viene esposto al vento, potrebbe finire nei polmoni dei residenti intorno al lago, tre quarti della popolazione dell’Utah. Non ci sono facili soluzioni. Un aumento artificiale del flusso di neve e acqua al lago dalle montagne danneggerebbe fortemente l’agricoltura, e quindi i leader dello stato sono contrari. Fotografia panoramica di un’enorme distesa di sabbia cun grande teatro per concerti che era in riva al lago e adesso ne è lontanissimo.
– Guerra in Ucraina per una città “morta”. Dilemma per Zelensky: combattere o ritirarsi? La città di Sievierodonetsk è strategica per l’avanzata dei Russi verso est e gli Ucraini cercano disperatamente di fermarli, combattendo strada per strada. Il dilemma per Zelensky se ritirarsi o continuare a combattere è aggravato dal fatto che si può accedere alla città attraverso un solo ponte e che, se fosse abbattuto, gli Ucraini si potrebbero poi trovare bloccati nella città.
– Un anno che ha spinto gli insegnanti al punto di rottura. Uvalde ha aggiunto paure a frustrazioni. Dopo le innumerevoli difficoltà create dalla pandemia negli scorsi due anni, quest’anno scolastico si era aperto in modo promettente: aule aperte, vaccino abbondante, insegnamento normale. Ma la strage di Uvalde ha messo insegnanti e scolari nel terrore. Una maestra di Atlanta l’ha espresso in modo molto diretto: “Sarà la mia classe la prossima?”.
– L’inchiesta sul 6 gennaio in prima serata. Non su Fox News. Il gruppo di Parlamentari che stanno indagando sul 6 gennaio, interessati a che gli Americani siano il più possibile informati sull’andamento dell’inchiesta, decidono di fare una seduta pubblica nel miglior orario televisivo, quello della prima serata, quando molti spettatori siedono davanti alle loro televisioni. Tutti i canali la trasmettono in programmi speciali sull’avvenimento. Meno Fox News, il canale ultra-trumpiano di estrema destra, che invece trasmette i suoi soliti programmi del martedì sera, con i suoi soliti presentatori conservatori.
PAGINE INTERNE
– La divisione fra Trump e Kushner. Mentre Trump ha continuato ad insistere che le elezioni 2020 sono state rubate, il genero Kushner si è ritirato dalla sua funzione di consigliere dello suocero.
– Aiuto medico forzato. Dottori in Messico sono rapiti e obbligati a curare i membri feriti dei cartelli della droga.
– Difficoltà per gli affari in Regno Unito. Prezzi alti, pochi lavoratori e la contrazione dell’economia stanno rendendo difficile pianificare per il futuro.
– In competizione mentre la guerra continua. Pianisti russi e ucraini si stanno incontrando in Texas al prestigioso concorso Van Cliburn.
– Alla Casa Bianca, Matthew McConaughey perora una fine alla violenza. Il grande attore, nativo di Uvalde, in un lungo e sentito discorso, ha sostenuto la necessità di nuove restrizioni sui fucili.