OGGI SUL NEW YORK TIMES
PRIMA PAGINA
– L’Unione Europea raggiunge un accordo per vietare le importazioni di quasi tutto il petrolio russo. L’accordo è l’ultima e più estrema dimostrazione che dopo tre mesi di guerra i leader europei sono disposti a prendere decisioni che consideravano troppo estreme all’inizio dell’invasione. Hanno già proibito l’importazione di gas naturale, tagliato fuori le banche russe dalle reti finanziarie globali, congelato le proprietà russe e mandato armi avanzate all’Ucraina. Dopo settimane di trattative, hanno vietato le importazioni di petrolio per nave, con un impegno a intervenire anche sulle importazioni via oleodotti.
– Qual è il limite di quanto possiamo piangere? Mentre le vittime aumentano, gli americani si sforzano di capirne il senso. “La vita umana è preziosa, brevissima e può essere estinta in un istante” ha detto un insegnante buddista. E gli ultimi tempi hanno mostrato quanto ciò sia vero con la strage di 19 scolari delle elementari e due insegnanti a Uvalde, preceduta di poco da quella di Buffalo. Gli Stati Uniti sono una nazione che ha imparato a vivere con gli assassinii di massa. E ci sono altre ragioni: più di un milione di cittadini sono morti di covid, morti di droga hanno fatto scendere l’aspettativa di vita a livelli non più visti dalla guerra mondiale, gli omicidi di neri disarmati da parte della polizia continuano. La montagna di calamità che ci affliggono e la paralisi con cui le affrontiamo portano a porsi delle domande fondamentali: è la nostra tolleranza arrivata a tal punto da passare con indifferenza da una strage all’altra? Quanto valore mettiamo in una singola vita umana? Non ci sono purtroppo risposte universali. Invece di piangere tutti insieme e agire collettivamente, ogni crisi sembra spingere il paese sempre più profondamente verso divisioni e lotte su che cosa fare per reagire. Con grande fotografia di una ragazzina in lacrime.
– Negatrice delle elezioni, mette insieme “un’armata” per controllare le votazioni. Nei giorni dopo le elezioni del 2020, Cleta Mitchell, avvocato di estrema destra, era parte del gruppo di avvocati che tentarono di tutto per invalidare i risultati delle elezioni e quindi il trasferimento del potere da Trump a Biden. Adesso, sovvenzionata da numerose organizzazioni di destra, compreso il Comitato Nazionale Repubblicano, sta reclutando una quantità di attivisti volontari come controllori delle varie fasi del processo delle votazioni.
– Il Senato in cerca di un accordo da sempre irraggiungibile per una legge sulle armi. La promessa di Biden ai genitori delle vittime delle due ultime stragi: “Sì, faremo” ha aumentato la pressione sul Senato, dove le divisioni interne sono imperanti, e le aspettative che un accordo bipartitico sulle armi, sulla salute mentale e la sicurezza nelle scuole sia possibile. Lunedì scorso il Canada ha passato una legge proibendo la vendita di armi e si appresta a passarne un’altra obbligando i proprietari di armi da assalto a denunciarle e venderle al governo. Ma a Washington qualcosa del genere non è neanche pensabile, mentre sarebbe la giusta e unica strada per andare verso una soluzione del problema.
– Non ha fatto una piega. Titolo di una fotografia della Gioconda imbrattata di crema scagliata da un visitatore.
– Vivono e giocano a Brooklyn. Adesso possono anche stare lì al lavoro. Molte compagnie si stanno trasferendo in quartieri residenziali per rendere piú rapido e comodo ai dipendenti l’accesso agli uffici. Con la foto di un lavoratore che ha cominciato ad andare in ufficio in bicicletta.
PAGINE INTERNE
– Si amplia l’investigazione del 6 gennaio. La commissione ha ordinato la comparizione di un collaboratore di Trump, segno che l’inchiesta sta entrando alla Casa Bianca.
– Gli Stati Uniti indietro nella battaglia sul clima. La presidenza di Trump ha lasciato il Paese molto indietro nella lotta contro le emissioni.
– Hawaii ha un coraggioso piano energetico. Lo Stato sta cercando di rimpiazzare carbone e petrolio con energia solare, contando sull’estensione dei pannelli sui tetti.
– Jimmy Carter si unisce alla lotta. Una battaglia su una strada in Alaska può rovinare una legge che l’ex-Presidente, adesso novantasettenne, aveva promosso.
– 78 lunghi minuti. Su due colonne lunghe due intere pagine, descrizione minuto per minuto dei 78 minuti (dalle 11,33 alle 12,31) di attesa della polizia davanti alla scuola elementare dove stava avvenendo la strage.