(TITOLO+COMMENTO)
PRIMA PAGINA
– Titolo a tutta pagina e a grandi caratteri: Biden condanna Trump mentre gli USA ricordano l’assalto al Campidoglio. Accusa il suo predecessore “di tenere il pugnale alla gola dell’America”. Nel più vigoroso ripudio del suo predecessore da quando è Presidente, Biden ha usato l’anniversario dell’assalto al Campidoglio per condannare Trump per condurre una campagna “anti- democratica” e “anti-americana” contro la legittimità del sistema elettorale, come fanno gli autocrati e i dittatori, per non ammettere la sconfitta. “L’ex-Presidente degli Stati Uniti d’America ha creato e diffuso una rete di bugie sulle elezioni del 2020 – ha detto -. E l’ha fatto perchè valuta il potere più del principio, perchè vede i suoi interessi come più importanti degli interessi dell’America, e perchè il suo ego ferito conta di più, per lui, che la nostra democrazia e la nostra Costituzione. Non può accettare di aver perso”. Silenzio e totale assenza dei senatori repubblicani da tutti gli eventi che hanno caratterizzato la giornata.
– Un attacco diretto dopo aver ignorato per un anno “quello di prima”. Per la maggior parte del suo primo anno da Presidente, Biden ha scommesso che poteva aggiustare la divisione del paese causata dal suo predecessore, restaurando un senso di normalità alla Casa Bianca, praticando il tradizionale tipo di politica imparato in decenni di Senato e di Vicepresidenza, e ignorando l’uomo che lui chiama “quello di prima”. Non ha funzionato. Così ieri, ha messo da parte le sue speranze di non doverlo confrontare direttamente e ha fatto un appassionato discorso in Campidoglio mettendo in chiaro l’urgenza di affrontare Trump – e il Trumpismo. “L’abbiamo visto con i nostri occhi. I rivoltosi minacciare queste sale e i membri del Parlamento, innalzando addirittura una forca per impiccare il Vice-Presidente, e il Presidente seduto nel suo ufficio alla Casa Bianca a guardare la televisione e non fare niente per ore mentre veniva assalita la polizia, le vite erano a rischio e il Campidoglio sotto assedio”.
– Grande fotografia notturna dell’entrata al Campidoglio con questa didascalia: Membri della Camera hanno tenuto una veglia per ricordare l’anno dai tumulti del Campidoglio. Assenti i repubblicani.
– Putin sfrutta i disordini in Kazakistan per estendere il suo potere. Putin ha mandato truppe in Kazakistan per cercare di spegnere l’ultimo di una serie di incendi politici nelle terre dell’ex-Unione Sovietica, terre che Mosca vede come sua sfera di influenza. I disordini in Kazakistan hanno ancora dimostrato la vulnerabilità dell’uomo forte messo alla guida del paese proprio da Putin. È la quarta volta in solo due anni che Mosca interviene militarmente nei suoi ex-territori, gli altri tre essendo stati la Bielorussia, l’Armenia e l’Ucraina.
– Ex-assistenti spingono gli USA a rifare la strategia del covid. La commissione di esperti della salute che assisteva Biden durante la campagna elettorale si è sciolta con la sua elezione, ma i membri sono rimasti in contatto fra di loro, e adesso sei di loro sono venuti allo scoperto pubblicando un’opinione sul Giornale dell’Associazione Medica Americana. Chiedono a Biden di adottare una strategia completamente diversa, tesa a vivere il “nuovo normale”, cioè a convivere indefinitamente con il virus invece che cercare di eliminarlo. Gli autori sono tutti medici di fama, e la loro opinione è condivisa anche da molta gente comune, che vede nelle malattie provocate dall’Omicron (molto più leggere che quelle della Delta) poco più che una normale influenza.
– L’ultima chiusura della Cina fa sentire i residenti “come prigionieri”. La città di Xi’an è sotto chiusura dal 22 dicembre, la più lunga chiusura in Cina dopo quella di Wuhan. Nonostante la frustrazione degli abitanti, le autorità cittadine hanno dichiarato la battaglia una vittoria, dichiarando che Xi’an ha raggiunto “zero covid”, anche se i suoi 13 milioni di residenti non possono ancora uscire di casa.
PAGINE INTERNE
– Un ritorno di Cuomo? La decisione del Pubblico Ministero di non imputare criminalmente Cuomo può risvegliare in lui l’interesse a tornare alla vita pubblica.
– Cercando le cause di un incendio fatale. Gli investigatori che stanno cercando le cause di un incendio che ha fatto 12 morti a Philadelphia non escludono che possa essere stato un bambino che giocava vicino a un albero di Natale.
– Mettendo in prigione solo i peggiori. Alvin Bragg, pubblico ministero di Manhattan, ha detto ai suoi collaboratori che il suo ufficio intende mettere in prigione solo i responsabili dei crimini più gravi.
– Sperando per la manna della mariyuana. Il nuovo governo tedesco si appresta a legalizzare la marijuana ricreativa, e le start-up sono pronte alla produzione e distribuzione.
– Il Papa lamenta le poche nascite. Papa Francesco ha sgridato le coppie che scelgono di avere animali domestici invece che bambini, dicendo che agiscono in modo egoistico.
– Razionando medicine cruciali per il virus. Scarsi rifornimenti di pillole e aumento dei casi hanno messo in difficoltà autorità sanitarie, ospedali, dottori e pazienti.