Ecco i fascicoli che compongono il NYT della domenica, ciascuno col suo titolo e una notizia.
– 1 / 38 pagine. THE NEW YORK TIMES. Le morti da virus si avvicinano alle 500.000 in un anno. Più che in 3 guerre. Spazi vuoti nelle città, nei paesi, nei ristoranti, nelle case, nei cuori. Un tremendo traguardo si avvicina: mezzo milione di morti, più che qualunque altro paese, più che le morti della prima e seconda guerra mondiale e guerra del Vietnam combinate. Il traguardo si avvicina in un momento di speranza: i nuovi casi stanno calando rapidamente, le morti stanno rallentando e sono arrivati i vaccini. Ma c’è preoccupazione per le varianti e comunque ci vorranno mesi prima che la pandemia scompaia.
– 2 / 14 pagine. REAL ESTATE. Titolo a tutta pagina sopra al disegno di un computer: Comprare e vendere casa on-line. Esperti di tecnologia e appropriati strumenti sono richiesti per transazioni remote. In novembre e dicembre, il 63% dei possibili compratori hanno fatto l’offerta senza aver visto fisicamente la casa.
– 3 / 6 pagine. METROPOLITAN. Ovunque Cecely Tyson andasse, Harlem era la sua casa. L’attrice aveva trovato fama in tutto il mondo, ma un solo quartiere le stava nel cuore. La Tyson, che è morta il mese scorso, era stata nominata per un Oscar per il suo ruolo nel film “Sounder”.
– 4 / 14 pagine. SUNDAY STYLES. I cuccioli della pandemia travolgono gli addestratori. I professionisti dell’addestramento dei cani sono in grande domanda, grazie al boom delle adozioni dai rifugi per cani. All’incirca 12,6 milioni di famiglie hanno adottato cani fra marzo e dicembre dello scorso anno.
– 5 / 12 pagine. SUNDAY BUSINESS. In prima pagina il disegno di una moneta da un quarto di dollaro, con un sofà al posto della faccia di Washington e la scritta “ennui pluribus unum”. L’articolo si intitola: La noia dell’economia. Sì, la pandemia è terribile. È anche noiosa. E quella noia guida la gente su come spendere. Limitando gli impegni sociali, i divertimenti e i viaggi la pandemia ha obbligato molta gente a cambiare vita, col risultato di una noia generale che ci spinge, visto che stiamo sempre in casa, a comprare cose per la casa.
– 6 / 8 pagine. SUNDAY REVIEW. In prima pagina, la figura di un uomo intravista attraverso la nebbia. Il titolo, che spiega il contenuto del triste articolo all’interno: La pandemia è stata disorientante per tutti. Ma per i milioni che vivono con la demenza, ogni giorno può portare nuovi orrori. Il loro fragile sistema di supporto, e le loro menti e corpi, vanno a pezzi.
– 7 / 23 pagine. BOOK REVIEW, tutto sui libri. Recensioni e critiche sui libri della settimana, come sempre tutti, o quasi tutti, americani, con due intere pagine dedicate a tutti i libri scritti da Octavia Butler, morta nel 2006, prima scrittrice nera di libri di fantascienza. Nella classifica della saggistica, “A promised land” di Obama è sceso al quarto posto.
– 8 / 12 pagine. ARTS&LEISURE. Fascicolo dedicato a tutte le arti, ricchissimo prima della pandemia, oggi ridotto all’osso visto che tutto, tranne i musei, va in televisione. La prima pagina è interamente occupata dal ritratto di Lorraine O’Grady, ottantaseienne pittrice, scultrice, fotografa astratta, con questa scritta: “Lorraine O’ Grady, artista concettuale nera d’avanguardia che ispira le nuove generazioni, ha finalmente la sua retrospettiva”.
– 9 / 63 pagine. THE NEW YORK TIMES MAGAZINE. Copertina e articolo principale dedicati ad Amazon, con disegno di una tipica scatola di Amazon Prime e questo titolo: Il risveglio di Amazon. Covid-19 ha cementato la presa della compagnia sull’economia. Ma ha anche spinto i dipendenti a organizzarsi.