PRIMA PAGINA (TITOLO + COMMENTO )
– Urgenti necessità mettono sotto sforzo gli ospedali per la crescita del virus. Pochi letti a disposizione. Un’esplosiva nuova fase colpisce regioni risparmiate dalle precedenti ondate. Ospedali in tutto il paese stanno barcollando sotto la nuova ondata del virus, mentre il Presidente minimizza la cosa attribuendola all’aumento delle persone che si fanno testare. Ma il numero di persone ricoverate in ospedale per il virus dice una storia diversa, salendo del 48% rispetto a un mese fa, col timore che i sistemi regionali di salute non possano far fronte alla schiacciante domanda.
– Il Presidente agisce per indebolire l’agenzia della scienza. Nuovi dirigenti mettono in dubbio il cambiamento del clima. Il governo ha licenziato il capo della National Oceanic and Atmospheric Administration e ha installato personale di estrazione politica che ha messo in forse fatti universalmente accettati sul cambi climatici e ha imposto stretti controlli sulle comunicazioni dell’agenzia. Questi movimenti indeboliscono la più importante fonte di notizie oggettive sull’ambiente per il governo, notizie su cui si basano le leggi sull’effetto serra e le emissioni di gas nocivi, e mettono in luce in che direzione si muoverà l’agenzia se Trump fosse rieletto.
– Giudice riecheggia la visione di Trump sulle votazioni. La decisione della corte suprema di escludere dai conteggi in Wisconsin le schede che arrivano dopo la data delle elezioni non è stata una sorpresa per i democratici che avevano combattuto ma sapevano di perdere. Ma l’opinione espressa dal giudice Kavanaugh ha allarmato avvocati e attivisti nei diritti civili, perché mette in dubbio la legittimità per possibili frodi di tutti i voti contati dopo il 3 novembre, legittimità mai messa in dubbio nella storia delle elezioni in America.
– Biden va al di là di uno spartiacque. Una settimana prima delle elezioni, Biden ha scelto di spendere prezioso tempo politico e soldi in Georgia, uno stato che non ha votato per il partito democratico dal 1992 ma dove i sondaggi d’opinione fanno vedere che ce la può fare se mette insieme una coalizione di democratici convinti, di elettori di colore, elettori bianchi delle aree rurali e donne bianche dei sobborghi.
– Nuove sfide spingono i Californiani a ripensare la rivolta nelle tasse del 1978, quando passò la proposta numero 13 che limitava fortemente le tasse sulle proprietà immobiliari. La proposta è stata rimessa in discussione adesso, e se gli elettori approvano la nuova versione daranno una grande vittoria ai progressisti alzando di molto le tasse che pagano oggi i ricchi proprietari terrieri.
PAGINE INTERNE
– Una perdita nell’East Village. Astor Place Hairstylist, punto di attrazione degli eleganti modaioli di New York per decenni, non sopravviverà al coronavirus e chiude a fine novembre.
– Affievolendo le speranze del vaccino. La Pfizer ha comunicato che gli attesi risultati dei suoi esperimenti per il vaccino non arriveranno questo mese.
– L’arsenale americano. Con l’impressione che il paese sia destabilizzato e timorosi di disordini, molti stanno cominciando ad armarsi. E ciò nel paese statisticamente più armato del mondo, con più di un’arma da fuoco per persona: precisamente 393 milioni (46% del totale mondiale), pari a 120 armi da fuoco per ogni 100 abitanti.
– Sparito un amato delfino. Fungie, che per 37 anni è stato l’attrazione turistica principale di una città irlandese, se n’è andato, probabilmente per sempre.
– Al Queda resta al potere. Le armi degli USA e alleati hanno fatto fuori numerosi alti combattenti di Al Queda, ma il gruppo resta operativo.
– Prendendo di mira le protezioni legali delle grandi piattaforme tecnologiche. Da oggi mercoledì si discute in senato una legge che, secondo i repubblicani, mette la sordina alle opinioni conservatrici su Twitter e Facebook.
– Vitalità dei piccoli cinema. Nonostante che i cinema restino chiusi in tutta la città di New York, piccoli teatri indipendenti possono sopravvivere. Non sono dipendenti da Hollywood e hanno un pubblico fedele.