Trump Media & Technology Group , la società madre di Truth Social, la piattaforma di social media di proprietà dell’ex presidente Donald Trump sta registrando perdite superiori al 7% nelle contrattazioni di giovedì, nel suo secondo giorno di presenza sulla piazza del Nasdaq. La fusione di Trump Media con la SPAC (la società di acquisizione per scopi speciali) Digital World Acquisition Corp. ,completata lunedì, aveva aperto le porte del mercato dei titoli tech, regalando solo nel primo giorno di contrattazione oltre un miliardo di dollari al valore della società. Svanita l’euforia dei primi due giorni di contrattazione, la realtà piomba sul ticker DJT, il nome con cui la società viene scambiata. DJT sono le iniziali di Donald Trump, che ha scelto di usare lo stesso ticker applicato circa 30 anni fa alla sua compagnia di hotel e casinò, che però dopo nove anni venne cancellata dalla Borsa di New York. Un precedente infausto che gli investitori sperano di non rivedere per Truth social, anche se i conti con la realtà mostrano un numero di utenti e entrate inferiori a qualsiasi altro social network quotato.
Secondo i dati pubblicati da SimilarWeb, Truth Social ha avuto 5 milioni di visite mensili a livello globale nel febbraio 2024 e circa 1 milione di utenti attivi al mese. La piattaforma Facebook (ora Meta), l’anno precedente alla sua quotazione aveva guadagnato 3,71 miliardi di dollari di entrate e contava 845 milioni di utenti attivi mensili, prima di mettere piede a Wall Street nel 2013. Twitter (ora X), aveva 215 milioni attivi quando è stata quotata nel 2013. Truth Social ha guadagnato 3,4 milioni di dollari di entrate nei primi nove mesi del 2023 e ha perso circa 49 milioni di dollari. Trump Media & Technology Group dovrà presentare entro la fine di questa settimana un report completo che presenterà le condizioni di salute della società. Sebbene la app venda annunci pubblicitari, la sua attività è praticamente inesistente a parte i tweet di Trump. Serve precisare che per tutte le società social c’è voluto tempo prima di vedere guadagni dal lancio in Borsa. Twitter ha realizzato profitti solo per due degli otto anni in cui è stata quotata, nonostante il grande numero di utenti. Snapchat deve ancora registrare un anno intero di utile netto positivo, dopo la sua quotazione nel 2017. Meta non ha realizzato profitti fino a cinque anni dopo la sua fondazione.
Come si spiega allora il successo del debutto di martedì? DJT viene scambiato come un titolo meme, cioè un titolo le cui azioni vengono acquistate perchè è un trend nelle discussioni sui social, come accaduto precedentemente per il titolo di GameStop. Un titolo meme, in generale, presenta un valore di mercato completamente separato dalla sua realtà finanziaria, ma il numero di utenti che vi è collegato è abbastanza convincente da attirare gli investitori istituzionali. Truth Social ha attirato tanti utenti e followers di Trump, ma non è detto che la base si mantenga e gli investitori istituzionali chiederanno presto conto del loro investimento.
Trump, che detiene circa 78 milioni di azioni della società, possiede un capitale di oltre 5 miliardi, tuttavia non gli è consentito dal consiglio di amministrazione vendere le sue azioni per sei mesi, per evitare che le azioni perdano valore. L’ex presidente potrebbe fare appello al consiglio, dove tra l’altro siede il figlio e alcuni fedelissimi, ma dovrebbe valutare se ci sia abbastanza domanda di mercato, altrimenti si potrebbe rischiare un crollo repentino della società.
Truth Social deve ancora delineare agli investitori i suoi ultimi piani sul prodotto e la strategia aziendale. Prima del suo lancio, la società ha pubblicizzato grandi piani per avviare un servizio di streaming in abbonamento e un braccio tecnologico che fornirebbe alternative ai servizi Internet come Stripe e AWS di Amazon. Nessuna di queste idee si è concretizzata.