Tra i due litiganti, gode Mosca.
Oltre tre mesi di campagna militare dei ribelli Houthi contro le navi cargo occidentali nel Mar Rosso consegnano un quadro drammatico con pochissimi vincitori. A conti fatti, forse solamente uno: la Russia di Vladimir Putin.
La minaccia concreta di assalti armati da parte della milizia yemenita finanziata dall’Iran – il regime degli ayatollah è il principale alleato regionale di Mosca – ha infatti sconvolto le rotte commerciali tradizionali, costringendo a un’assai più onerosa circumnavigazione dell’Africa attraverso il Capo di Buona Speranza. Ma si registra anche – e questo è il dato significativo – un’impennata degli affari per la compagnia ferroviaria statale russa (RZD, acronimo di Rossiyskie zheleznye dorogi).
Secondo un servizio del settimanale Newsweek, chi voglia evitare la lunga deviazione per via mare può infatti scegliere la più comoda spedizione di merci su binario attraverso le ferrovie del Paese eurasiatico. Nonostante sia l’UE che gli Stati Uniti abbiano imposto sanzioni alla RZD in seguito all’invasione dell’Ucraina, rimangono difatti delle scappatoie che consentono di utilizzare legalmente la ferrovia per il trasporto di merci, a condizione che le spedizioni non abbiano origine o si fermino in Russia.
Secondo quanto riferito dall’azienda di trasporti tedesca DHL, le richieste di spedizioni che utilizzano le ferrovie statali russe sono aumentate del 40% da quando, a dicembre, gli Houthi hanno preso di mira la navigazione per protesta contro la campagna militare israeliana nella Striscia di Gaza. Dati non troppo dissimili sono stati registrati dalle compagnie RailGate Europe e Rail Bridge Cargo (30%).
Più i treni sono carichi, maggiori quindi i profitti per Mosca – che verosimilmente impiegherà parte dei proventi per finanziare la campagna militare nel Paese confinante.
Dal canto loro, gli Houthi hanno giurato di continuare ad attaccare le imbarcazioni commerciali “legate a Israele” – ma i criteri di ostilità rimangono piuttosto arbitrari – fino a quando lo Stato ebraico non interromperà l’assedio di Gaza, iniziato lo scorso ottobre e costato la vita oltre 30.000 palestinesi secondo i dati del ministero della Sanità di Hamas.
In risposta, Stati Uniti e Regno Unito hanno lanciato un’operazione congiunta per attaccare obiettivi Houthi sia in mare sia all’interno dei confini dello Yemen. Altri Paesi dell’Unione europea – tra cui l’Italia – hanno scelto di impiegare le rispettive marine per scortare le navi mercantili attraverso il cruciale snodo marittimo, ma in funzione esclusivamente difensiva.