Il colosso della vendita al dettaglio online, Amazon, verrà aggiunto alle 30 società Dow Jones Industrial Average all’inizio delle contrattazioni di lunedì, succedendo a Walgreens Boots Alliance.
Il Dow Jones, che gestisce il benchmark di 30 azioni, ha dichiarato che i cambiamenti sono stati indotti dal frazionamento azionario 3 per 1 di Walmart, che entrerà in vigore la prossima settimana. A differenza dello S&P500 e del Nasdaq Composite, l’indice blue-chip è ponderato in base al prezzo delle azioni, non in base alla capitalizzazione di mercato. La scissione di Walmart ridurrà il suo peso, e quello del settore dei beni di consumo di base, all’interno dell’indice. La catena farmaceutica, che sta faticando a recuperare la perdita di entrate collegata al Covid, era entrata nel Dow nel 2018, quando aveva sostituito General Electric, che faceva parte del gruppo delle 30 fin dall’inizio nel 1896.
La decisione di inserire Amazon, secondo la società S&P Dow Jones Indices, che gestisce il benchmark, riflette “la natura in evoluzione dell’economia americana e questo cambiamento aumenterà l’esposizione al dettaglio dei consumatori”. A determinare l’ingresso della società di Jeff Bezos è stato un comitato composto da rappresentanti di S&P Dow Jones Indices e del Wall Street Journal che curano la composizione dell’indice. Il comitato ricerca aziende con una reputazione “eccellente”, una crescita sostenuta e un alto livello di interesse da parte degli investitori.
Amazon presenta questi requisiti. Le azioni del gigante dell’e-commerce sono quasi raddoppiate dall’inizio del 2023, conferendo alla società un valore di mercato di oltre 1.700 miliardi di dollari. Dal 2021 il business cloud di Amazon ha fornito il 14% delle entrate e la maggior parte del profitto operativo. Amazon si unirà a Boeing e Salesforce come gli unici titoli azionari che non pagano dividendi nel Dow. In termini di peso e influenza nell’indice si posizionerà al 17° posto.
L’ultimo riassetto del Dow è avvenuto nell’agosto 2020, quando Salesforce, Amgen e Honeywell International sono entrati nell’indice, succedendo a Exxon Mobil, Pfizer e Raytheon Technologies.
Secondo Dow Jones Market Data, UnitedHealth Group, il colosso delle assicurazioni sanitarie, rappresenta attualmente circa il 9% dell’indice. Microsoft e Goldman Sachs seguono con circa il 7%. Walgreens è il player più piccolo, con circa lo 0,4%. Verizon Communications è allo 0,7%, e Intel, allo 0,8%.