Nel 2024, il più grande proprietario terriero americano è Red Emmerson, il fondatore della Sierra Pacific Industries, un’azienda di prodotti di lavorazione del legno che opera in California, Oregon e nello stato di Washington. Red e la sua famiglia possiedono poco più di 2,4 milioni di acri (oltre 970.000 ettari) e sono diventati i più grandi proprietari terrieri d’America nel 2021 quando hanno acquisito 175.000 acri nell’Oregon dalla Seneca Timber Company. A rivelarlo è il report Land 100 che ogni anno vaglia le transazioni terriere e i registri federali per determinare i principali proprietari americani.
Al secondo posto si piazza John Malone, presidente di Liberty Media, con 2,2 milioni di acri; mentre il terzo posto è occupato dal fondatore della CNN, Ted Turner, che possiede circa 2 milioni di acri nel sud-est degli Stati Uniti, nelle Grandi Pianure e in nell’area occidentale.
La superficie terrestre degli Stati Uniti copre 2,3 miliardi di acri. Il 60% (1,4 miliardi di acri) è di proprietà privata, il 29% è di proprietà del governo federale, il 9% è di proprietà dei governi statali e locali e il 2% appartiene alle riserve indiane. Praticamente tutti i terreni coltivati sono di proprietà privata, così come oltre la metà dei pascoli, dei pascoli e delle foreste. I possedimenti del governo federale, statale e locale consistono principalmente in foreste, pascoli e parchi nazionali.
Nonostante gli allarmi lanciati sulla proprietà straniera dei terreni Usa, il report del dipartimento dell’Agricoltura (USDA) aggiornato a dicembre 2023, mostra che singoli proprietari terrieri o società straniere posseggono solamente il 3,4% dei terreni destinati all’agricoltura e detengono una partecipazione o un interesse su 43,4 milioni di acri, in tutto si tratta del 2% di tutta la superficie degli Stati Uniti. Il Texas registra i più ampi possedimenti agricoli stranieri con 5,4 milioni di acri. Segue il Maine con 3,5 milioni e il Colorado con 2,5 milioni.
I dati mostrano inoltre che gli investitori canadesi possiedono la maggior quantità di terreni agricoli e non agricoli negli Usa, circa il 32%, ovvero 14,2 milioni di acri. Seguono poi i Paesi Bassi con il 12%, l’Italia con il 6%, il Regno Unito con il 6% e la Germania con il 5%, per un totale collettivo di 13 milioni di acri. I restanti 17,1 milioni di acri, ovvero il 38% di tutti i terreni agricoli e non agricoli di proprietà straniera, sono detenuti da vari altri paesi. La Cina, secondo il report che analizza i dati del 2022, possedeva 346.915 acri, ovvero poco meno dell’1% degli acri detenuti da stranieri. Non mancano investimenti cinesi sui terreni agricoli statunitensi, ma i dati non sono allarmanti come si crede, anche se le localizzazioni di queste terre sono strategiche.
Nel 2021 imprese di proprietà cinese hanno 130.000 acri vicino a una base dell’aeronautica militare in Texas e 300 acri vicino a una base dell’aeronautica militare nel Nord Dakota.Lo scorso ottobre, invece, il procuratore generale dell’Arkansas Tim Griffin ha ordinato alla società cinese Syngenta Seeds di cedere 160 acri nella contea di Craighead, applicando una rara legge dello stato che limita la proprietà straniera di terreni agricoli statunitensi. L’attenzione dei media e l’atteggiamento particolarmente ostile della politica nei confronti di Pechino ha portato 24 stati a rinforzare o rimettere in azione, nel 2023, leggi che limitano la proprietà straniera o gli investimenti in terreni agricoli Usa, aprendo criticità anche nelle relazioni con i Paesi alleati.