L’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,3% a dicembre rispetto al mese precedente e del 3,4% rispetto all’anno precedente, ha detto giovedì il Dipartimento del Lavoro.
I prezzi core, che escludono i beni alimentari ed energetici volatili, sono aumentati dello 0,3% a dicembre come in novembre. I prezzi core sono aumentati del 3,9% rispetto all’anno precedente, registrando un modesto rallentamento rispetto all’aumento annuale del 4% di novembre.
L’inflazione complessiva è in calo di oltre la metà rispetto al picco del 9% raggiunto nell’estate del 2022, ma l’obiettivo del 2% imposto dalla Federal Reserve, non è ancora così vicino, anche se l’ultimo miglio è sempre il più difficile a detta degli analisti economici.
I prezzi sono aumentati a dicembre poiché gli americani hanno pagato di più per l’affitto, l’assicurazione auto e le visite dentistiche, mentre mobili, giocattoli e articoli sportivi sono diminuiti. I costi energetici sono aumentati dello 0,4% nel mese, spinti dall’aumento dei prezzi della benzina e dell’elettricità, su base destagionalizzata.
È improbabile che i funzionari della Fed modifichino i tassi di interesse quando si incontreranno a fine mese, il 30-31 gennaio, e pur utilizzando come indicatore per inflazione, l’indice dei prezzi dei consumi personali e delle spese, che sarà pubblicato alla fine di questo mese dal Dipartimento del Commercio, non potranno ignorare i dati di oggi.
Secondo l’indice dei prezzi al consumo l’inflazione è scesa a poco più del 2,5%, uno “sviluppo chiaramente positivo”, per il presidente della Fed di New York, John Williams, che mercoledì ha comunque ribadito che laa banca centrale ha ancora “molta strada da percorrere per riportare l’inflazione” al target. Williams ha insistito sul fatto che la politica “restrittiva” probabilmente rimarrà in vigore per un po’ di tempo e altri funzionari della Fed come il governatore Michelle Bowman e la presidente della Fed di Dallas Lorie Logan, hanno espresso scetticismo e hanno affermato che non esiterebbero ad aumentare i tassi qualora l’inflazione dovesse aumentare.
I dati sulla fiducia dei consumatori mostrano che gli americani prevedono un ritmo più lento di aumento dei prezzi nei prossimi anni. Secondo un sondaggio della Fed di New York, l’aspettativa mediana dei consumatori per l’inflazione annuale da qui a tre anni era pari al 2,6% a dicembre, la più bassa dal 2020.
Seema Shah, capo stratega globale di Principal Asset Management, ha dichiarato a CNBC che i numeri di oggi “non sono negativi, ma dimostrano che il processo di disinflazione è ancora lento ed è improbabile che scenda in linea retta al 2%” .