Il nuovo rapporto nazionale sull’occupazione pubblicato giovedì dall’ADP Research Institute mostra che i datori di lavoro nel settore privato hanno creato 164.000 posti di lavoro a dicembre e che i salari sono aumentati del 5,4% rispetto allo scorso anno, meno del 5,7% registrato in novembre. Superate le attese degli analisti di Wall Street che avevano pronosticato un aumento di 130.000 posizioni.
“Stiamo tornando a un mercato del lavoro che è molto in linea con le assunzioni pre-pandemia”, ha dichiarato Nela Richardson, capo economista di ADP, presentando il report. “Sebbene i salari non abbiano guidato la recente ondata di inflazione, ora che la crescita salariale si è ritirata e quindi qualsiasi rischio di una spirale salari-prezzi è quasi scomparso”, ha aggiunto la Richardson.
Dicembre ha segnato il quarto mese consecutivo di crescita dell’occupazione nel settore privato, con un forte aumento delle assunzioni nel settore del tempo libero e del settore alberghiero (+155.000), fortemente decimati durante la pandemia.
Gli alti tassi di interesse applicati dalla Federal Reserve hanno frenato alcuni settori, osserva il rapporto ADP. Mentre le assunzioni nel settore edile sono rimaste forti, il settore manifatturiero ha avuto difficoltà, infatti sono state registrate 13.000 perdite di posti di lavoro. Le regioni dell’Ovest e del Nordest degli Usa hanno creato il maggior numero di lavori, rispettivamente con +109.000 e +94.000. Al contrario, nel Midwest sono andati perduti circa 21.000 impiegati.
La stima ADP si basa su dati aggregati sui salari di oltre 25 milioni di lavoratori statunitensi ed è indipendente dai dati ufficiali del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti, che verranno pubblicati venerdì e secondo gli analisti dovrebbero registrare la creazione di 170.000 nuovi posti di lavoro, includendo quelli creati dal governo.
La resilienza del mercato del lavoro è data anche dal calo delle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione nell’ultima settimana del 2023, dove si evince che le aziende sono riluttanti a licenziare i lavoratori. Le richieste iniziali di disoccupazione per la settimana terminata il 30 dicembre sono state pari a 202.000, un calo di 18.000 rispetto al periodo precedente e al di sotto della stima del Dow Jones di 219.000, ha riferito il Dipartimento del Lavoro. Si tratta del totale più basso di quasi tre mesi ed è da collegarsi anche alle assunzioni temporanee che dal giorno del Ringraziamento si estendono fino alla fine di gennaio, completando la stagione dello shopping natalizio.