Inizia in rosso la prima seduta dell’anno di Wall Street, dopo che alcuni dati provenienti dalla Cina mostrano una ripresa economica lenta, negli ultimi mesi dell’anno, sollevando preoccupazioni sulla salute dell’economia globale.
Sull’apertura odierna incide anche l’aumento dei prezzi del petrolio a causa delle crescenti tensioni in Medioriente, per l’invio di una nave da guerra iraniana nel Mar Rosso, a seguito dell’azione militare Usa su tre navi dei ribelli Houthi dello Yemen. Il petrolio Wti è salito ad oltre 71 dollari al barile e si teme che la crisi abbia impatto sui prezzi energetici e possa spingere la Fed a riconsiderare la politica sui tassi di interesse, se le pressioni inflazionistiche dovessero continuare a spingere. Questi timori hanno portato anche al rialzo di 8,1 punti base il decennale Usa.
Sulla seduta pesa anche il declassamento da parte di Barclays del titolo Apple che sta spingendo le azioni del produttore di iPhone in ribasso del 3% nelle negoziazioni, appena iniziate. Stessa sorte per Microsoft in calo del 2% e per Nvidia che sta perdendo il 3%. Proprio i tre titoli che avevano spinto il Nasdaq a chiudere l’anno con un rialzo del 43,4%, stanno facendo perdere all’indice tecnologico l’1,3%.
Lo S&P500, che aveva chiuso il 2023 con un rialzo del 24,2%, sta perdendo lo 0,55%, mentre il Dow Jones che aveva chiuso l’anno registrando un +13,7%, si attesta su un piatto -0,02%. Il titolo di Tesla guadagna lo 0,4%, dopo che la società di auto elettriche ha consegnato 484.507 veicoli nel quarto trimestre del 2023, più delle attese, per un totale annuale di 1.808.581. La produzione nel quarto trimestre è stata pari a 494.989 vetture, per un totale di 1.845.985.