Il colosso bancario JP Morgan rileverà “tutti i depositi e quasi tutte le attività” della First Republic Bank, la banca con sede a San Francisco fallita la settimana scorsa.
A comunicarlo è stato il Dipartimento per la protezione e l’innovazione finanziaria (DFPI) della California, che nelle scorse ore ha chiuso l’istituto finanziario oggetto della transazione.
Le azioni della First Republic erano crollate la scorsa settimana dopo aver ammesso che i suoi clienti avevano ritirato 100 miliardi di dollari dai loro conti correnti a marzo – nel bel mezzo del crac della Silicon Valley Bank e dell’effetto domino sull’intero sistema bancario USA. La First Republic è la terza banca statunitense di rilievo a fallire negli ultimi mesi.
Lo scorso fine settimana la FDIC ha valutato le offerte di acquisto presentate da diversi gruppi bancari nell’ambito di un’asta indetta dalle autorità americane – preferendo infine quella del colosso newyorkese JP Morgan.
L’offerta per First Republic arriva meno di due mesi dopo il crollo della Silicon Valley Bank e della Signature Bank a causa di una fuga di depositi dagli istituti di credito americani, che ha portato la Federal Reserve a intervenire con misure di emergenza per calmare i mercati. Al 13 aprile, First Republic aveva un patrimonio totale di 229,1 miliardi di dollari.