Potrebbe essere vicina la vendita di Ntv-Italo da parte di Gip (Global Infrastructure Partners).
Il fondo americano ha acquistato la compagnia nel febbraio del 2018 dai soci italiani, tra i quali Luca Cordero di Montezemolo e Flavio Cattaneo, per due miliardi di euro. E visto che il suo orizzonte di investimento è di cinque anni, più passa il tempo più si avvicina la data che potrebbe essere quella giusta per la vendita, spiegano fonti di mercato.
Da ciò che trapela, Italo viene valutato tra i 5 e i 6 miliardi di euro, e il fondo avrebbe ricevuto diverse manifestazioni di interesse tra le quali quella del gigante della logistica e dello shipping Msc. Proprio col Gruppo Aponte, secondo notizie di stampa, Gip starebbe studiando la possibilità di creare un “continuation fund”, ossia un fondo partecipato al 50% dai due soggetti. E così, persa la corsa su Ita Airways, Msc virerebbe sui treni rosso bordeaux di Italo, puntando anche ad allargarne le attività verso il trasporto merci.
Tra gli altri fondi interessati a Italo ci sarebbero anche i canadesi di Brookfield Business Partner, gli svedesi di Eqt, gli americani di Kkr infrastructure, gli olandesi di Apg e Blackrock. Al momento l’azionariato di Italo è composto oltre che da Gip, con una quota del 72,6%, da una serie di investitori tra cui i cosiddetti “reinvesting shareholders” come Luca Cordero di Montezemolo, Flavio Cattaneo, Giovanni Punzo, Isabella Seragnoli, Alberto Bombassei, che avevano reinvestito nella società dopo l’acquisto da parte di Gip e che tutti insieme detengono il 7,7%.
Dovesse materializzarsi l’ipotesi dell’alleanza Gip-Msc, proprio i soci italiani uscirebbero da Italo. Secondo le indiscrezioni che circolano in queste ore, potrebbero vendere le loro quote e avviare un terzo operatore ferroviario in Italia dopo Fs e appunto Italo, oppure vendere e allearsi con i francesi di Sncf che punta ad entrare sul mercato italiano del trasporto ferroviario nel 2024. Ntv-Italo venne fondata nel 2006 da Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Gianni Punzo e Giuseppe Sciarrone con l’intenzione di competere sulle linee ad alta velocità italiane, in vista della liberalizzazione del settore ferroviario nell’Unione europea.
Dopo la vendita a Gip, Luca Cordero di Montezemolo è stato nominato presidente. Il gruppo ferroviario si è ripreso dopo la crisi pandemica e nel 2021 ha avuto ricavi operativi per 487 milioni di euro e un utile netto di 104,3 milioni.