L’euro è sceso brevemente sotto quota un dollaro, arrivando a valere 0,9998, il livello più basso dal 2002. La moneta unica è tornata ora sopra il dollaro ma resta debole: alle ore 15.10 italiane vale 1,0021 dollari.
Ad aumentare la pressione sull’euro è il dato dell’inflazione americana al 9,1%, lasciando intravedere una Fed aggressiva e pronta ad alzare i tassi di un ulteriore 0,75% alla prossima riunione. Una Fed aggressiva, insieme a prospettive economiche europee deboli e alla crisi energetica nel Vecchio Continente, rendono il dollaro più attraente e ne confermano lo status di “bene rifugio”.
La Bce sta monitorando l’andamento della moneta unica, nella consapevolezza che la sua debolezza potrebbe ulteriormente alimentare l’inflazione, già a livelli record. A confermarlo è stato questa mattina Francois Villeroy, membro del consiglio della Banca centrale intervistato da una radio francese.
“L’euro debole è una buona notizia per le esportazioni – ha sottolineato – ma sfortunatamente aumenta anche un po’ l’inflazione”.

Con la crescita del dollaro statunitense calano anche i prezzi del petrolio, influenzati anche delle restrizioni imposte per contenere il Covid-19 in Cina, il più grande importatore di oro nero al mondo.
Lo ha riferito un rapporto del quotidiano economico saudita “Al Eqtisadiya”, specificando che il prezzo del greggio Brent è sceso di 6,78 dollari Usa, raggiungendo i 100,3 dollari a barile. Ieri, l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec) ha diffuso le prospettive del mercato petrolifero per il 2023 che non suggeriscono alcun significativo aumento dell’offerta.
L’Opec prevede che la crescita della domanda globale di petrolio supererà l’aumento delle forniture di 1 milione di barili al giorno il prossimo anno. Per colmare il divario, l’Opec dovrebbe aumentare significativamente la produzione, ma i membri sono già molto indietro rispetto ai volumi necessari in questo momento, a causa di mancanza di investimenti dovuti alla crisi petrolifera del 2015 e all’instabilità politica della zona.