A febbraio, i prezzi sono aumentati del 7,9%, il ritmo di inflazione più veloce degli ultimi 40 anni. Il dato è la diretta conseguenza del rialzo del costo del gas, che ha provocato a catena quello di una più ampia gamma di beni e servizi.
I prezzi in rapido aumento hanno colpito il portafoglio dei consumatori, causando un calo della spesa. Le più colpite sono le famiglie a basso reddito, che dedicano gran parte dei loro budget alle necessità quotidiane ormai sempre più costose.
L’aumento dei prezzi rappresenta una sfida per la Casa Bianca, soprattutto con l’avvicinarsi delle elezioni di midterm, previste a novembre. Le sanzioni economiche imposte alla Russia non faranno altro che continuare ad aumentare i prezzi del gas, almeno nel breve termine.
I dati dell’indice dei prezzi al consumo pubblicati giovedì hanno mostrato un aumento del 6,6% dei prezzi della benzina a febbraio, dopo un calo dello 0,8% a gennaio. Per il periodo di 12 mesi, i prezzi della benzina sono aumentati del 38%.
La variazione in 12 mesi dei prezzi dell’energia è del 25,6 per cento, circa tre volte il tasso di inflazione complessivo.
L’aumento dei costi energetici legati al conflitto in Ucraina potrebbe mantenere l’inflazione a livelli elevati molto a lungo.
La maggior parte della raccolta di dati per l’indice dei prezzi al consumo è stata completata prima dell’invasione russa alla fine di febbraio e il prezzo della benzina è aumentato ogni giorno da quando Putin ha iniziato le operazioni militari il 24 febbraio. Anche se il prezzo del petrolio ha iniziato a scendere rispetto ai suoi massimi, come è accaduto ieri, i costi della benzina potrebbero aumentare per un po’, poiché i prezzi alla pompa tendono a ritardare il movimento dei prezzi di mercato del petrolio greggio.