Molti tra quelli alla ricerca di un appartamento in locazione a New York City sono arrivati ad una conclusione: gli affitti non scenderanno più di così. Il risultato? Per mantenere basso il canone per più tempo possibile si cerca di siglare contratti con una durata più lunga, e negli ultimi tre mesi questa tendenza ha creato un picco della durata media dei contratti di locazione.
“Un andamento che abbiamo iniziato a registrare da marzo, quando si è verificata un’impennata rispetto alla media della durata dei contratti di locazione,” dice Jonathan Miller, presidente e CEO di Miller Samuel ed autore del report. “La intenderei come un’indicazione del sentimento del mercato: i conduttori cercano contratti più lunghi perché hanno capito che il mercato si sta riprendendo”.
Questa è ovviamente una media che comprende tutti i tipi di durata dei contratti di locazione e non tutti locatori vedono di buon occhio i contratti a lungo termine, sempre secondo Miller: “questa tendenza non vuol dire necessariamente che ci si aspetti che l’intero mercato ritorni ai livelli pre-covid in breve termine”.
A maggio a Manhattan è stato registrato il più alto numero di nuovi contratti dal 2008 (anno in cui è iniziato il tracciamento), sono stati 9.491 i contratti firmati, un incremento del 4,4% rispetto ad aprile (9.087), dato addirittura quattro volte superiore se comparato a maggio di un anno fa (2.190).
Questo andamento sta erodendo significativamente anche il numero dell’offerta. Il tasso di sfitto di maggio è stato del 7,95%, in discesa rispetto all’11,6% di aprile ma numeri differenti se comparati al 2,88% dello stesso periodo dell’anno scorso. Il canone mediano nel mese di maggio è stato di $3.037, un incremento del 8,8% rispetto ad aprile ($2.791) ed un ribasso dell’11,1% rispetto a maggio 2020 ($3.415).
Importante però ricordare che confrontare gli attuali indicatori di mercato con quelli dello stesso periodo dell’anno scorso, che sarebbe tipico, non funziona molto in questo momento, visto che i dati sono irrimediabilmente compromessi da quanto accaduto durante la pandemia.
Altri indizi a conferma della tendenza: si sono affittati più appartamenti in palazzi con portineria piuttosto che senza, i canoni di locazione per gli appartamenti di taglio più piccolo si sono relativamente abbassati ed il settore Luxury è stato l’unico a vedere un incremento del canone mediano.
I conduttori di New York City hanno usato questo momento per trasferirsi in appartamenti più grandi, in posizioni migliori, con più servizi condominiali, o comunque per ottenere un upgrade.
In contraddizione con quello che alcuni broker stanno registrando, il numero di locazioni ottenuto insieme a qualche tipo di concessione è aumentato ancora, al terzo posto assoluto dal 2008.
Continua Miller: “Le concessioni erano già alte prima dell’avvento del covid”, in effetti la percentuale di locazioni andate in porto grazie a delle concessioni (come ad esempio alcuni mesi gratuiti) è stata del 40,5% a maggio e del 48% ad aprile ma a maggio 2019 era già del 33,9%.
Sempre riguardo alle concessioni Miller afferma che “hanno registrato una modesta tendenza al ribasso dall’inizio dell’anno, ma non sono crollate”.
(fonte: brickunderground.com)
Al via i lavori del grattacielo più alto di Miami Beach
Il piano di Terra, GFO Investments e New Valley è quello di dar luce quanto prima al cantiere del Five Park, una torre di 48 piani, con 280 unità immobiliari al 500 di Alton Read che una volta completata, chiusura lavori prevista per il 2023, con i suoi quasi 160 metri sarà il grattacielo più alto di Miami Beach.
L’offerta abitativa del Five Park sarà caratterizzata da bilocali, trilocali e quadrilocali oltre che da attici ed unità multifamiliari. Secondo il comunicato stampa le amenities includeranno: due piscine, un ristorante, una lounge area panoramica, una spa “resort-style” ed un modernissimo fitness center con aree per gli esercizi outdoor.
Il palazzo è stato progettato da Arquitectonica, la stessa società con base a Miami artefice dei progetti del Brickell City Center, del Mr. C Miami a Coconut Grove e del prossimo Grand Hyatt Miami Beach Convention Center Hotel.
(fonte: miamitodaynews.com)