Corre l’inflazione negli Stati Uniti oltre le attese: a maggio su base annuale ha registrato un rialzo del 5%, contro il 4,2% precedente, e oltre le attese del 4,7%. Si tratta dell’aumento più sostenuto da agosto 2008. Su base mensile è cresciuta dello 0,6%, contro lo 0,4% stimato e lo 0,8% di aprile. L’inflazione ‘core’ è salita dello 0,7% contro lo 0,4% previsto.
Gli ultimi dati, pubblicati giovedì dal Bureau of Labor Statistics, non hanno scosso particolarmente l’amministrazione Biden, né tantomeno la Fed. Entrambi prevedono che i prezzi continueranno ad aumentare fino a quando le catene di approvvigionamento e la domanda dei consumatori non si ricalibreranno e l’economia non si riprenderà del tutto. La Fed, che ha il compito di mantenere i prezzi stabili e la disoccupazione bassa, ha fatto sapere di non avere intenzione di alzare i tassi di interesse e ridurre l’inflazione fino a quando il mercato del lavoro non sarà guarito dallo shock causato dalla pandemia. Insomma, per ristabilire una condizione di tranquillità, questa volta non si potrà fare affidamento sui fondi bancari.
La Casa Bianca e i democratici al Congresso sostengono che l’aumento dell’inflazione sia la caratteristica di un’economia in ripresa. Vaccinazioni più diffuse e minori contagi stanno infatti aiutando gli americani a tornare alle loro vecchie abitudini di spesa.