Chi non crede in Babbo Natale o nella Befana si deve ricredere. I regali vengono da MacKenzie Scott, ex moglie del fondatore di Amazon, Jeff Bezos, che ha donato negli ultimi quattro mesi 4 miliardi e 200 milioni di dollari per l’istruzione per le associazioni che si occupano dell’assistenza sociale per le classi meno privilegiate negli Stati Uniti e a Portorico. “Una scelta – scrive la miliardaria sul suo blog intitolato “384 Modi per Aiutare” – fatta per venire incontro alle tante persone che, specie negli Stati Uniti, a causa della pandemia si trovano in estrema difficoltà dando particolare evidenza come a pagare maggiormente il peso di questa tragedia siano le minoranze, le donne e i senzatetto, mentre le persone ricche come me accrescono la loro ricchezza”.
Le donazioni sono andate a varie organizzazioni umanitarie americane impegnate nel sociale, oltre che ad alcune food banks che aiutano i più poveri a sopravvivere e a mangiare.
In totale la manager ed ex signora Bezos ha sostenuto 380 associazioni, scelte fra le quasi 6500 che – ha riferito – si erano rivolte a lei nei mesi scorsi.

MacKenzie Scott è indicata in alcune classifiche recenti come la 18esima persona più facoltosa al mondo, con un patrimonio – legato in larga parte alle partecipazioni nell’impero economico dell’ex marito garantite dagli accordi di divorzio, ma anche alla sua attività di chief executive di Amazon – che nell’ultimo anno è balzato da una stima di 23,6 miliardi di dollari triplicando raggiungendo 60,7 miliardi.
“Questa tragedia del coronavirus – scrive MacKenzie Scott nel suo blog – ha distrutto la vita a tutti quegli americani che già erano in situazioni economiche precarie e ha pagarne le spese maggiormente sono state le donne, le minoranze etniche, i poveri e i senzatetto mentre i ricchissimi sono riusciti ad incrementare enormemente la loro ricchezza”.
La ricchissima ex signora Bezos, che è stata la moglie del miliardario per 27 anni, aveva già donato 1,7 miliardi di dollari a luglio a 116 ONG impegnate a favorire “il cambiamento” nella leadership del pianeta, il che significa un totale di quasi 6 miliardi in meno di 6 mesi. Mentre Bezos – il cui patrimonio stimato ha toccato nell’ultimo anno i 185 miliardi – si è ‘limitato’ a novembre a versare 800 milioni di dollari a 16 organizzazioni anche se nell’anno si è impegnato, fra varie iniziative filantropiche, a sborsare 10 miliardi per sostenere la battaglia contro i cambiamenti climatici.
Le donazioni sono andate a 380 organizzazioni umanitarie americane impegnate nel sociale a università pubbliche, come due college di New York della CUNY, il Manhattan Community College e il Lehman College nel Bronx, che hanno ricevuto $30 milioni ciascuno, a ricoveri per i senzatetto e alle food bank, scelte fra le quasi 6500 associazioni che si erano rivolte a lei. Tenuto conto che a luglio la Scott aveva già donato 1,7 miliardi di dollari alle 116 ONG si arriva a un totale di quasi 6 miliardi in meno di 6 mesi.
Tra i ricchi donatori più attivi in questo tempo di pandemia anche Jack Dorsey, cofondatore di Twitter, che ha messo sul piatto per la lotta al virus un miliardo di dollari, ben un quarto del suo intero patrimonio stimato; oltre a Bill Gates e a sua moglie Melinda, che si sono impegnati a finanziare con 305 milioni la corsa ai vaccini. Michael Jordan, leggenda del basket, che ha tirato fuori di tasca sua 100 milioni di dollari in favore del movimento antirazzista Black Lives Matters e di iniziative concrete contro le ingiustizie sociali in America da realizzare nel prossimo decennio.