Oggi, 22 settembre, in concomitanza con il dibattito della 75° Assemblea generale delle Nazioni Unite, si è tenuto l’evento di apertura del Festival dello Sviluppo Sostenibile, organizzato dall’ASviS, in cui sono stati approfonditi i temi della ripresa sostenibile in Italia e in Europa.
Il Festival è alla sua quarta edizione ed è la più grande e innovativa iniziativa italiana per sensibilizzare e mobilitare cittadini, giovani generazioni, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale e realizzare un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di attuare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e centrare i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs).
All’incontro sono intervenuti il presidente ASviS Pierluigi Stefanini, il portavoce ASviS Enrico Giovannini e rappresentanti di primo piano delle istituzioni e di leader di aziende in settori strategici. In collegamento anche la Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, che ha commentato i contenuti della 75a Assemblea Generale dell’ONU.
La pandemia da Covid-19 ha mostrato la fragilità del mondo, dei nostri sistemi economici, sociali e istituzionali. La ripresa dalla crisi sanitaria, che è ormai diventata anche una crisi economica, richiede risposte che adottino politiche che rendano sostenibili nel lungo termine i sistemi socioeconomici, garantendo equilibrio tra le necessità economiche e sociali e la tutela dell’ambiente e degli ecosistemi.
Il portavoce ASviS Enrico Giovannini ha sottolineato l’importanza di “allineare anche le politiche nazionali alle priorità europee e adottare una visione sistemica per cogliere un’occasione storica, portando l’Italia su un sentiero di sviluppo sostenibile”.
A causa della crisi della pandemia di Covid-19, gli italiani sembrano essere a favore dello sviluppo sostenibile e oltre due terzi ritengono che il cambiamento climatico sia una minaccia pari a quella di Covid-19.
“I 600 eventi che animeranno il Festival 2020, anche all’estero, dimostrano che la società italiana è pronta al cambiamento” ha detto il Portavoce ASviS Enrico Giovannini.
“L’Agenda 2030 è stata adottata dalle istituzioni europee come modello di riferimento e guida per realizzare il cambiamento e fare del nostro continente l’area più sostenibile del mondo”, ha sottolineato il presidente ASviS Pierluigi Stefanini. “E’ ora che anche l’Italia segua questa visione in modo sistematico e dia risposte concrete alle preoccupazioni della popolazione”.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) rappresenta una grande occasione, non solo per definire politiche coerenti nella direzione della sostenibilità economica, sociale e ambientale, ma anche per dotarsi di istituzioni in grado di programmare il futuro del Paese. Le risorse del Next Generation EU, che sono di oltre 200 miliardi di euro, insieme agli altri fondi europei e nazionali, tra cui quelli derivanti dalla riconversione di 19 miliardi di sussidi dannosi per l’ambiente verso una trasformazione del sistema produttivo nella direzione del Green New Deal, non vanno sprecate in alcun modo.
Serve uno sforzo istituzionale, che coinvolga lo Stato, le Regioni e gli enti locali, le forze economiche e sociali, compresi i giovani per realizzare la sinergia di queste iniziative. Per realizzare una ripresa economica giusta e sostenibile, il Paese deve riuscire quindi a cambiare velocemente il modello di sviluppo. Ma nell’incontro è stato sottolineato che gli ultimi provvedimenti del governo, quali “Cura Italia”, “Liquidità”, “Rilancio”, “Semplificazioni” e “Agosto”, in risposta alla crisi, sono ancora troppo orientati alla protezione del sistema esistente.
Se le risorse europee non verranno utilizzate per un profondo cambiamento del sistema produttivo e sociale, gli ambiziosi obiettivi indicati dall’Unione per la transizione ecologica e digitale, la lotta alle disuguaglianze e l’aumento della resilienza non potranno essere raggiunti.
ASviS, l’8 ottobre, in occasione della presentazione del Rapporto 2020, in cui ci sarà anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, presenterà alcune delle proposte già anticipate nell’incontro di oggi.