La valutazione di una startup determina la quota che questa dovrà cedere agli investitori a fronte di un investimento. In fase di early stage, il valore di una startup è vicino allo zero ma ciò non toglie che la sua valutazione possa essere molto alta. Determinare la giusta valutazione non è facile quando non esistono ancora un fatturato, una reputazione, dei bilanci, eccetera.
Per questo motivo, la valutazione di una startup agli inizi della sua attività è spesso uno dei primi punti di contesa tra investitori e imprenditori. I primi desiderano che il valore sia ragionevolmente basso in modo da poter acquisire una buona percentuale della società in cambio del loro investimento, mentre i secondi vogliono una valutazione alta per mantenere maggior controllo dell’azienda.
Fortunatamente, una startup olandese a guida italiana chiamata Equidam viene in aiuto degli startupper: grazie a degli algoritmi proprietari e ad un processo automatizzato, fornisce valutazioni attendibili in pochi minuti.
I fondatori di Equidam sono Gianluca Valentini e Daniel Faloppa che nel 2011 si sono trasferiti dall’Italia a Rotterdam dove hanno ottenuto un Master in Finance and Investments laureandosi cum laude.
Nonostante in Italia avessero studiato all’Università di Padova nello stesso periodo, è stato durante il master in Olanda che i due ragazzi hanno fatto amicizia e, dopo il master, hanno entrambi iniziato a collaborare con la piattaforma olandese di Equity Crowdfunding, Symbid. Al tempo stesso scrivevano un blog di finanza per startup e offrivano servizi di consulenza agli imprenditori. Grazie al coinvolgimento con il mondo delle startup si sono accorti di due cose: in primo luogo, c’era una crescente domanda di valutazioni, in concomitanza con l’ascesa dell’equity crowdfunding europeo. In secondo luogo, il processo di valutazione delle startup non era standardizzato, anche se i metodi impiegati dagli investitori sono sempre gli stessi.
Grazie al loro background finanziario, Daniele e Gianluca decidono di sviluppare un algoritmo per standardizzare il processo di valuation delle startup e, nel 2013, fondano Equidam.
“Equidam consente agli imprenditori di capire il valore della loro azienda e condividerlo — spiega Daniel — Quando ti registri sul nostro sito compili un questionario sugli aspetti qualitativi della tua attività quali i punti di forza dei fondatori e del team, la concorrenza, la strategia di marketing, ecc. e includi le tue proiezioni finanziarie. Poi, la tecnologia di Equidam confronta le tue informazioni con oltre 10.000.000 di dati su società simili, tratti da varie fonti. Attraverso cinque diversi metodi di valutazione, due qualitativi e tre basati su modelli finanziari, come DCF, la tecnologia genera una valutazione intermedia e fornisce anche un rapporto dettagliato”.
Equidam porta maggior trasparenza e standardizzazione nel processo di valutazione delle startup semplificando quello che per molti founder è ancora qualcosa di misterioso. Avere le idee più chiare circa la valuation della propria startup consente ai founder di avere più forza durante i negoziati con gli investitori e raggiungere un accordo più equo, in modo molto efficiente e poco costoso.
Spesso infatti, chi fonda una startup non conosce bene gli aspetti finanziari del business, per cui si trova impreparato ad argomentare a favore di una giusta valutazione della sua impresa. Gli investitori, invece sono avvantaggiati perché trattano questi temi giornalmente. Pertanto, quando un founder va ad un incontro con degli investitori con una valutazione poco credibile, rischia di spaventarli o di ottenere un’offerta poco favorevole. Equidam crea valutazioni in base ad un insieme di diversi elementi unito al confronto con società simili e questo dà più potere negoziale ai founder.
“Ti voglio raccontare un aneddoto che mostra quanto sia versatile ed utile la nostra piattaforma — mi dice Daniel — Un ragazzo era partner in una startup che aveva raggiunto 5 milioni di dollari di fatturato quando gli altri due soci hanno deciso di estrometterlo a causa di differenze nella vision strategica. Questa rottura gli ha causato gravi problemi ma, nonostante tutto, la società ha continuato ad andare abbastanza bene. Dopo due anni, la startup riceve una grossa offerta da un gruppo di investitori e il nostro cliente naturalmente è interessato a vendere loro tutte le sue quote. Tuttavia, essendo in pessimi rapporti con gli altri soci, non è in grado di ottenere i dati necessari per determinare la valutazione della società ma ne ha assolutamente bisogno se vuole vendere le sue azioni. Così decide di usare Equidam, e armato dei nostri risultati, inizia a negoziare direttamente con i nuovi investitori raggiungendo un esito positivo, senza l’aiuto degli altri soci”.
Equidam opera in 78 paesi, tra cui gli Stati Uniti. Finora ha servito più di 25.000 aziende, la maggior parte di loro sono startup che stanno cercando investimenti, ma la piattaforma è utilizzata anche per M&A e PMI.
Daniele e Gianluca ovviamente hanno usato Equidam anche per il loro fundraising: “Abbiamo utilizzato la nostra piattaforma per tutti i nostri round di investimenti, sia internamente, per calcolare la nostra valutazione, che per inviare il rapporto con la nostra valuation ai potenziali investitori. In generale, anche se con la nostra esperienza finanziaria potremmo calcolare la nostra valutazione anche senza Equidam, la nostra piattaforma è più conveniente perché in pochi minuti ci dà gli stessi risultati che otterremmo impiegando molto più tempo facendo l’analisi direttamente”, conclude Daniel.