L’Europa è come il mio condominio, dove i condomini fumano nelle zone comuni impestandone l’aria, perché se ne fregano degli altri. L’Europa non c’è. La crescita di un sistema deve essere fisiologica. Si è preteso che si formasse in fretta ed è come un adolescente la cui crescita non è supportata dallo sviluppo osseo. L’Europa non è cresciuta strutturalmente, ha una forte fragilità, di conseguenza prevalgono gli interessi particolari degli Stati e negli Stati.
I politici non vedono oltre la scadenza elettorale e non capiscono che in un sistema federale l’interesse di uno deve essere l’interesse dell’altro. Il suffragio universale è la vera conquista della democrazia? Quale classe politica ha creato? Il significato di democrazia come potere del popolo è stato travisato. Non è quello che intendevano gli antichi greci che l’hanno inventata. La democrazia era una competizione tra le élite, dove il voto era qualitativo, ma controllato dal popolo che conferiva il potere all’élite. La democrazia, per essere tale, deve essere referendaria: deve chiedere il parere del popolo su temi importanti. Dell’esito dei referendum la nostra classe politica si è fatta un baffo. Noi eleggiamo dei faccendieri che nell’amministrazione delle cosa pubblica cercano di gestirne il potere economico, ma spesso ne finiscono travolti. Per rimanere a galla si mettono a privatizzare, regalando aziende pubbliche a sedicenti finanzieri e industriali, amici degli amici, i quali ovviamente fanno i propri interessi e non quelli degli italiani. La cosa pubblica diventa sempre più privata grazie a un sistema bancario compiacente, che specula in borsa i soldi dei piccoli risparmiatori. Una volta un ladro ti diceva: “O la borsa o la vita”. Oggi se affidi la borsa a un bancario, ti porta via la vita. Di peggio ci sono solo i funzionari della Agenzia delle Entrate armati di revolver che sparano interessi usurai.
Ma il problema dell’Italia è la morsa dello smog. Come a Corleone è il traffico; così mi disse anni fa il sindaco del paese della mafia. Ogni giorno paginate sui quotidiani di questo fine 2015: “Il lavoro non riparte. Le città sono nella morsa dello smog”. Beh, abbiamo trovato il colpevole della disoccupazione. Eppure non si capisce perché a Shangai, a Pechino, città altamente inquinate, ci sia lavoro da vendere. E non si capisce perché gli italiani, non appena hanno una settimana di ferie, vadano a prendere una boccata di smog nelle città d’Oriente.
Stiamo davvero soffocando nello smog della nostra dabbenaggine: l’aver travisato il significato di democrazia, inficiato dal tabù del rispetto delle minoranze, ci ha fatto recepire una falsa etica dell’accoglienza. “Ti accolgo e tu fai pure quello che vuoi a casa mia” è in sintesi il concetto dell’accoglienza che accomuna il Papa al Pd, abbarbicati sugli alti colli di Roma e di certo non infastiditi dai figli disoccupati di Allah che infestano le nostre città e che siamo costretti a mantenere. Però se fossi in loro, intendo Francesco e Matteo, non dormirei così tranquilla nella città eterna: Adil Bamaarof tornerà. E’ stato estradato nel suo Paese, il Marocco, perché aveva scritto nel web: “Mi sento offeso poiché sia l’Unione Europea che gli Stati Uniti stanno combattendo gli appartenenti all’Isis… per questo voglio far saltare in aria Roma, perché è quello il luogo da cui deve partire l’Islam”. E credete che nel suo Paese lo metteranno in prigione? Altro che estradizione, delinquenti di tal fatta vanno rinchiusi qui a vita.
La delinquenza si è globalizzata sotto l’ombrello della religione, ma il mondo non è preparato alla globalizzazione, avendo una classe politica troppo piccola e paesana. Mentre il giovane Renzi si pavoneggia come magister moris (maestro d’etica) annunciando che il 2016 sarà l’anno dei valori, la Befana tedesca sta facendo la calza per infilarci le banche italiane e quant’altro riesca ad arraffare tra quelli che considera i suoi sudditi europei. L’Unione europea si sta sgretolando, soprattutto in quell’Est del continente che abbiamo comprato a caro prezzo. Ma forse hanno ragione i popoli slavi a non volerne sapere di musulmani a casa loro. Si vuole l’Europa? Si lasci fuori la Turchia che non aspetta altro che rimandarci indietro il cavallo di Troia.