In Italia, da cinquecento anni a questa parte, abbiamo fatto progressi: abbiamo un Papa misericordioso e l’inquisizione viene esercitata da politicanti di talk show. Oggi la strega è brutta dentro e bella fuori: la ministra delle Riforme Costituzionali, Maria Elena Boschi. La sua colpa è di essere “la figlia di…”, una raccomandata. Una che avrebbe fatto carriera grazie al padre banchiere, la cui banca sarebbe perciò stata salvata dal governo. L’accusa per finire appesa al cappio è: conflitto d’interessi.
Il grosso problema è che siamo amministrati politicamente da ignoranti e incompetenti. Onorevoli che non hanno la minima idea di cosa sia il diritto. E che si riempiono la bocca di termini giuridici di cui non conoscono il valore coercitivo. Per conflitto d’interessi non si può appendere la Boschi nemmeno sull’albero di Natale. Per il semplice motivo che non ci sono prove che lei abbia agito, nell’ambito delle sue competenze, per favorire Banca Etruria.
Maria Elena Boschi appare spocchiosa, supponente e ostentatamente integerrima, il che nuoce alla sua bravura e basta e avanza per condannarla non appena diventi vulnerabile. Ma non si può negare che dai tempi del Vecchio Testamento le colpe dei padri non ricadono più sui figli, neanche in uno stato teocratico.
“Nei confronti della Boschi non c’è la minima accusa – ha sentenziato in tv il giornalista Vittorio Feltri e di certo non per galanteria, aggiungendo infatti – se il governo ha approvato delle misure a favore di Banca Etruria, si deve dimettere tutto il governo. Ma non cambierà niente perché Renzi non ha avversari. Corre da solo ed è difficile correre da soli ed arrivare ultimi”. Quindi caccia alla strega, che è solo una comprimaria, ma lo stregone rimanga al suo posto perché si spera sempre di avere un mago al governo, visto che non ci sono animali politici, solo parassiti sociali, acari che infestano lo Stato. Come si può discutere per una settimana sulla condanna della Boschi, invece di fare le pulci a quegli spregiudicati banchieri e burocrati che stanno mandando in malora il Paese? Gente che invece di lavorare ruba a chi lavora. Vanno congelati subito i beni dei dirigenti delle banche in fallimento e accertate le responsabilità.
Come ha detto Feltri, le banche hanno l’intenzione specifica di fregare la gente. Si sa, ci siamo passati tutti, che un bancario non appena vede che hai un gruzzoletto ti propone obbligazioni subordinate per guadagnare, dicendo che non rischi niente e ti fa perdere un bel po’ di soldi. Ma questi imbroglioni, se tu gli cedi un credito di un tuo cliente e questo non paga, ti trattano da miserabile e da ladro, nonostante ti estorcano lauti interessi. Sono imprenditori che non vogliono accollarsi il rischio d’impresa e vengono protetti da governanti beceri sempre pronti a salvarli. Per non parlare di quella nullità che è la Banca d’Italia che, invece di controllare gli interessi usurai apposti ai crediti vantati da istituti bancari e sedicenti società finanziarie, si limita a registrare numeri che portano al suicidio molti imprenditori.
La bella Boschi dall’aspetto opulento personifica, diciamocelo, questa classe odiosa che ha sempre agito nel sottobosco della politica. E’ stata scelta come capra espiatoria, ma sembra non abbia avuto paura del lupo perché si è difesa strenuamente in Parlamento. E la sfiducia è stata respinta. Non basta per mandare al rogo una presunta strega sostenere, come ha denunciato la Meloni, che la ministra faccia parte di un “comitato d’affari” oppure ”non sia al di sopra di ogni sospetto”, come ha detto Alessandro di Battista. Embè, che valore giuridico hanno queste accuse?
Pertanto la ministra Maria Elena non sarà impiccata né mandata al rogo. Tuttavia se come Maria non potrà più fare la Madonna del presepe, come Elena potrebbe avere una lunga carriera: potremmo mandarla in Turchia a trattare sui profughi al posto della poco angelica Merkel. Troia in fondo è caduta per la bellezza di una donna.