Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Economia
July 15, 2014
in
Economia
July 15, 2014
0

Italia, ridistribuisci subito i soldi ai tuoi cittadini e con te salverai l’Europa

Maria Teresa AntoniozzibyMaria Teresa Antoniozzi
Time: 5 mins read

La VOCE di NY ha intervistato Emanuele Ferragina, classe 1983, di Catanzaro e Professore ad Oxford dove insegna Politiche Sociali. Ferragina é autore del libro Chi troppo, chi niente pubblicato recentemente dalla BUR Rizzoli. Un saggio che ha richiamato l’interesse anche di diversi programmi televisivi italiani dove il professore é stato ospite. L’approccio di Ferragina non si ferma all’analisi della disuguaglianza sociale, come preannunciato dal titolo del libro, ma suggerisce misure da adottare  per favorire la ripresa economica italiana. Una di queste misure é la redistribuzione economica che rappresenta il fil rouge del libro. Libro

Abbiamo cominciato con il chiedere al Professor Ferragina sul concetto della redistribuzione. Ci spieghi meglio. 

"Anche il Fondo Monetario Internazionale recentemente ha affermato che per lenire la crisi si deve attuare una redistribuzione economica. Sin dagli anni ’70 i partiti social democratici si sono allineati con l’ortodossia neoliberale tagliando molti dei diritti dei lavoratori in sintonia con le politiche thacheriane e di Reagan. Questo trend é stato giustificato dal fatto che in una economia globale sia necessario aumentare le esportazioni comprimendo salari e lo Stato Sociale. Naturalmente chi ha maggiormente pagato  lo scotto di questa politica sono le fasce più deboli e svantaggiate: giovani e disoccupati in generale". 

É questa una spiegazione delll’alto tasso di disoccupazione in Italia?

"Si certamente, ma non solo. Per esempio la percentuale di prodotto interno lordo dedicata ai salari é diminuta in Italia del 7.1%, questo ha favorito una crescita esponenziale della disoccupazione. Se  a questo aggiungiamo la compressione dei salari possiamo capire come la crisi abbia finito con il coinvolgere anche la classe media. Per evitare il crollo dei consumi i governi hanno indotto un forte indebitamento che a sua volta ha favorito la speculazione ad opera delle banche (La Grecia ne é un chiaro esempio)".  

Sul Times di Londra dello scorso 6 Aprile, il corrispondente dall’Italia, John Follain, nel commentare i comizi di Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle, sottolinea come Grillo, in un paese storicamente a favore dell’Unione Europea,  riesca ad avanzare la proposta di un referendum per rivedere la politica della moneta unica in Europa. Questo testimonia un crescente  scetticismo verso l’Europa  come testimoniato anche dalle  recenti elezioni in Francia  e i risultati  dell'UKIP in GB per le elezioni europee.  Come commenta questi eventi? 

Emanuele"Si, il rischio che corriamo é che questa grande crisi europea chiaramente  rinforzi forze antieuropee. Per questo motivo io sostengo che  l’Unione Europea dovrebbe sostenere una serie di politiche sociali compensative. Per esempio paesi con una forte vantaggio economico dovrebbero  essere di aiuto ai paesi mediterranei". 

Cosa ne pensa della politica e situazione economica italiana? 

"Un grande problema attuale dell’italia é la bassa produttività dovuta principalmente a due fattori: uno é il fatto che sin dalla introduzione dell’euro l’Italia non é piú un paese competitivo. Il secondo problema é la forte diminuzione del consumo interno, dovuto alla carenza di liquidità e alla convivenza dei cittadini con tante incertezze. Una situazione difficile da cui si puó uscire solo con il contributo dell’Europa. Peró,  se da un lato auspico solidarietà dei paesi piú ricchi verso i paesi in crisi, dall’altro lato sostengo che l’Italia deve lavorare nel ridurre l’evasione fiscale, mettere a posto i conti e avviare un processo di cambiamento nella gestione della finanza pubblica attraverso una ridistribuzione interna della ricchezza".

Nel suo libro lei parla di “Federalismo Solidale” come possibile soluzione ai problemi per ricominciare una ripresa.  Come si potrebbe  attraverso il Federalismo attuare una redistribuzione delle ricchezze?

  "Il Federalismo deve in prima istanza favorire la creazione di strutture istituzionali in grado di aiutare i cittadini a crescere un senso di coesione sociale, elemento essenziale per la salute della nazione.  Parallelamente incrementare una  distribuzione delle ricchezze; uno sgravio fiscale delle regioni più svantaggiate potrebbe essere un esempio. Il federalismo non deve incentivare competizione fra le varie regioni d’Italia piuttosto deve favorire la crescita di solidarietà fra le regioni stesse".

Come distingue il suo concetto di Federalismo da quello dalla Lega Nord?  

"Per i leghisti la parola federalismo significa sostanzialmente secessione con implicito un concetto di competizione fra Nord and Sud. Nel mio concetto di federalismo io invece invoco una gestione centralizzata di alcune politiche di welfare state e la formazione di istituzioni che dovrebbero ridurre le enormi disuguaglianze a livello regionale e incentivare coesione sociale. Questo é il  panorama propizio allo sviluppo economico. Il federalismo a cui io faccio riferimento deriva dal pensiero di Carlo Cattaneo che, con lungimiranza, aveva intravisto in questa idea la strada per consolidare l’unità del paese. Una idea molto forte  in cui i valori di solidarietà  si sposano con i valori di iniziativa economica".

Nel suo libro lei cita che sin dal 1996 in Italia si é data via libera a un mercato di lavoro basato sul precariato: realtà lavorative a cui viene negato in toto alcuna protezione. Dopo vent’anni come vede i risultati di queste politiche? 

"In Italia attualmente abbiamo 11 milioni di persone che percepiscono meno di mille euro al mese di pensione, circa 4 milioni di lavoratori precari e circa 3 milioni di persone disoccupate. A questo va aggiunto il numero di coloro che sono occupati in modo irregolare con un reddito inferiore a mille euro. Un totale di 25 milioni di persone e che si tramutano facilmente in voti di protesta. I precari e i disoccupati hanno decisamente perso fiducia nei partiti storici  dell’arco costituzionale che hanno fallito nel proporre riforme. Gli stessi  sindacati si sono da sempre rivelati  insensibili al malessere dei disoccupati . In questo scenario non sorprende la crescita di partiti come il Movimento 5 Stelle, che fa da contenitore al diffuso malcontento". 

Lei Professore é un esempio della "fuga di Cervelli": formatosi in Italia  e professionista all’estero. Come lei molti hanno o stanno abbandonando l’Italia. Come vede questa situazione?   

"La fuga é un grande problema per l’Italia, ma é una inevitabile risposta alla mancata politica di creazione di lavoro:  i giovani non hanno altra scelta se si considera che le poche assunzioni  in questi ultimi due decenni hanno favorito quasi esclusivamente giovani con un basso livello di studio. Su questo trend io intravedo un altro problema: l’Italia, con il piú basso numero di laureati rispetto alle medie europee, sta indietreggiando nel livello di scolarità. Molti giovani non studiano per la carenza di prospettive. Inoltre il sistema scolastico italiano é privo di qualsiasi sistema interno di controllo, non esiste un sistema serio di monitoraggio della qualità dell'insegnamento né tanto meno della conoscenza acquisita".  

Il professore  Ferragina ha preannunciato alla Voce di NY la prossima uscita nel Settembre 2014 di un nuovo libro che esplora nuovi criteri per la creazione di una nuova maggioranza politica in grado di guidare il paese fuori dalla crisi. Professore, non vediamo l'ora di leggere!  

 

Qui sotto un video da Oxford in cui Ferragina (in italiano) presenta agli studenti il suo libro, spiega le diseguaglianze e indica i rimedi per l'Italia

Share on FacebookShare on Twitter
Maria Teresa Antoniozzi

Maria Teresa Antoniozzi

DELLO STESSO AUTORE

Alla Biennale di Venezia l’Impressionismo di Liu Youju

Alla Biennale di Venezia l’Impressionismo di Liu Youju

byMaria Teresa Antoniozzi
Le cinque artiste di “Passengers in Transit” alla Biennale di Venezia

Le cinque artiste di “Passengers in Transit” alla Biennale di Venezia

byMaria Teresa Antoniozzi

A PROPOSITO DI...

Tags: DisoccupazioneeconomiaEurofederalismoFerraginaLegaM5SOxfordUE
Previous Post

Finalmente in aiuto di undici milioni di siriani

Next Post

Senato della Repubblica Italiana: riforme discutibili e mai discusse

DELLO STESSO AUTORE

“Nuvole”: alla Biennale di Venezia l’acciaio monumentale di Seunghwan Kim

“Nuvole”: alla Biennale di Venezia l’acciaio monumentale di Seunghwan Kim

byMaria Teresa Antoniozzi
Biennale di Venezia: la mostra sui prigionieri politici nella Bulgaria comunista

Biennale di Venezia: la mostra sui prigionieri politici nella Bulgaria comunista

byMaria Teresa Antoniozzi

Latest News

Il Boeing del Qatar a Trump divide anche i fedelissimi MAGA

Il Boeing del Qatar a Trump divide anche i fedelissimi MAGA

byMarco Giustiniani
Cassie Ventura: rompe il silenzio nel processo all’ex compagno “Diddy”

Cassie Ventura: rompe il silenzio nel processo all’ex compagno “Diddy”

byDania Ceragioli

New York

Gwyneth Paltrow firma a NY The Forest Within, un viaggio nella natura coreana

Gwyneth Paltrow firma a NY The Forest Within, un viaggio nella natura coreana

byZoe Andreoli
Sean Combs / Ansa

Al via il processo contro Diddy Combs, la difesa: “Sono solo violenze domestiche”

byFederica Farina

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post

Un equo compenso giornalisti che equo non è: intervista a Raffaella Cosentino

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?