La Casa Bianca rimuoverà i reporter del Wall Street Journal dal gruppo di giornalisti che copriranno il viaggio del presidente Trump in Scozia.
La mossa arriva in seguito all’articolo pubblicato la scorsa settimana dal WSJ, secondo cui il leader avrebbe inviato un messaggio a Jeffrey Epstein nel 2003, contenente un messaggio sessualmente allusivo. Trump in seguito ha negato l’esistenza della lettera.
Venerdì, il leader USA ha intentato una causa contro il giornale per l’articolo che descriveva in dettaglio il suo messaggio pieno di insinuazioni sessuali al finanziere pedofilo. Il presidente, ha chiesto almeno 10 miliardi di dollari di risarcimento.
Tarini Parti, reporter della Casa Bianca per il Wall Street Journal, avrebbe dovuto seguire il presidente durante gli ultimi due giorni del viaggio a Turnberry e Aberdeen, in Scozia. Tuttavia, la Casa Bianca, che all’inizio di quest’anno ha assunto il controllo delle rotazioni dei pool dalla White House Correspondents’ Association, l’ha rimossa dal programma di viaggio.
“Al Wall Street Journal o a qualsiasi altra testata giornalistica non è garantito l’accesso privilegiato per coprire gli eventi del Presidente Trump nello Studio Ovale, a bordo dell’Air Force One e nei suoi spazi di lavoro privati”, ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. “A causa della condotta falsa e diffamatoria del Wall Street Journal, la testata non sarà tra i tredici organi di stampa a bordo. Ogni testata giornalistica al mondo desidera coprire il Presidente Trump e la Casa Bianca ha adottato misure significative per includere quante più voci possibile”.
Al momento, non è stato specificato se in futuro i reporter del WSJ riceveranno gli accrediti per seguire il leader MAGA nelle occasioni più esclusive.
“Questo tentativo della Casa Bianca di punire un organo di stampa la cui copertura non la soddisfa è profondamente preoccupante e viola il Primo Emendamento”, ha dichiarato il corrispondente della CBS News Weijia Jiang, che all’inizio di questo mese ha assunto la carica di presidente della White House Correspondents’ Association, “Le ritorsioni del governo contro le testate giornalistiche, basate sul contenuto dei loro reportage, dovrebbero preoccupare tutti coloro che hanno a cuore la libertà di parola e l’indipendenza dei media. Esortiamo vivamente la Casa Bianca a ripristinare la precedente posizione del Wall Street Journal. La WHCA è pronta a collaborare con l’amministrazione per trovare una rapida soluzione”.
Non è la prima volta che un organo di stampa si ritrova a dover fare i conti con le decisioni autoritarie del governo Trump. Nei mesi scorsi, anche ai reporter dell’Associated Press venne negato l’accesso al pool stampa della Casa Bianca. La testata, infatti, si era rifiutata di cambiare il toponimo del Golfo del Messico in Golfo d’America nei suoi articoli, venendo meno alle richieste del presidente.