Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha licenziato la procuratrice federale Maurene Comey, una veterana figlia dell’ex capo dell’FBI James Comey. Nel recente passato, aveva lavorato ai processi contro l’imprenditore pedofilo Jeffrey Epstein e la sua complice Ghislaine Maxwell, e contro il magnate dell’hip hop Sean “Diddy” Combs.
Attualmente, le motivazioni che hanno portato al suo licenziamento non sono state rese note. Nelle ultime settimane, il presidente Donald Trump e la Procuratrice Generale Pam Bondi hanno dovuto affrontare una tempesta di critiche per la loro decisione di non pubblicare ulteriori documenti relativi a Epstein, morto in carcere nel 2019 dopo essere stato condannato per abusi sessuali e traffico internazionale di minori
A febbraio Bondi aveva lasciato intendere che avrebbe reso pubblico l’elenco dei “clienti” del finanziere newyorkese, prima di dichiarare, la scorsa settimana, che non esisteva alcuna “lista” e che non sarebbero stati divulgati ulteriori documenti.
La vicenda ha scosso il modo MAGA, con molti supporter del presidente che hanno puntato il dito contro la sua amministrazione, accusandola di voler insabbiare i file. In settimana, Trump ha definito i suoi stessi sostenitori come “deboli”, affermando di non voler più il loro supporto.
Il licenziamento di Comey, inoltre, avviene mentre l’amministrazione sta indagando su suo padre James, ex capo del bureau, nonché personalità invisa al presidente. Le indagini sarebbero legate al ruolo di Comey nell’inchiesta sui legami tra la campagna elettorale di Trump del 2016 e la Russia, nonché a un recente post su Instagram dell’ex capo dell’FBI, considerato dagli alleati del presidente come una sorta di minaccia.
Lo scorso maggio, Comey pubblicò una foto raffigurante delle conchiglie disposte a formare il numero “8647”. Nel linguaggio del web, 86 è un termine gergale che ha il significato di “buttare via”, “sbarazzarsi di” ed in alcuni casi “uccidere”. “8647” è uno slogan usato da tempo dagli oppositori di Trump, il quarantasettesimo presidente della storia statunitense. Per questo motivo, il DHS accusò l’ex capo dell’FBI di istigazione all’assassinio del leader americano.
Da canto suo, negli ultimi mesi, Maurene Comey è stata oggetto di rinnovati attacchi da parte della destra trumpiana. A maggio, Laura Loomer, nota influencer e complottista MAGA, ha chiesto a Bondi di licenziarla. Stando alle prime indiscrezioni, il suo allontanamento sarebbe stato deciso dalla sede centrale del Dipartimento di Giustizia.
L’agenzia ha iniziato a epurare diversi funzionari da quando il presidente repubblicano è tornato in carica a gennaio. La scorsa settimana Bondi ha licenziato almeno 20 dipendenti che avevano avuto un ruolo nelle indagini congiunte del procuratore speciale Jack Smith sui tentativi di Trump di ribaltare la sua sconfitta alle elezioni presidenziali del 2020, e sulla presunta cattiva gestione di documenti classificati trovati nella sua tenuta di Mar-a-Lago, in Florida.
Sono stati licenziati inoltre diversi procuratori che avevano incriminato i partecipanti alla rivolta di Capitol Hill del 6 gennaio 2021.