Da quando il governo Trump ha avviato i grandi raid federali a giugno, migliaia di genitori immigrati – anche con figli cittadini americani – hanno preparato documenti per affidare la custodia a parenti o amici nel caso venissero espulsi. Il LA Times ha raccolto la testimonianza di genitori in lacrime, che compilano questi documenti per garantire ai figli un futuro negli Stati Uniti. Nelle comunità agricole della California, la paura ha raggiunto anche chi possiede una green card o la cittadinanza, mentre cresce il numero di bambini che vivono nel terrore di perdere i propri genitori.
Molti genitori si sono rivolti alle organizzazioni per i diritti legali, di persona o tramite Zoom, per chiedere aiuto nella compilazione dei moduli necessari a designare un altro adulto – preferibilmente cittadino o residente permanente – che possa assumere la responsabilità dei loro figli nel caso in cui vengano detenuti o deportati.
Si stima che 5,62 milioni di bambini americani abbiano almeno un familiare senza documenti, e quasi 2 milioni di questi abbiano meno di 6 anni. Più della metà non ha un genitore con uno status legale, secondo un rapporto della Brookings Institution.
Non è chiaro quanti genitori siano stati detenuti o deportati durante i recenti raid. Tuttavia, dal 2018 circa 60.000 genitori di bambini cittadini statunitensi sono stati deportati, secondo i dati forniti dall’ICE. Non ci sono dati disponibili su cosa sia successo ai loro figli, ma, secondo Tara Watson – direttrice del Center for Economic Security and Opportunity di Brookings – i bambini cittadini americani tendono a rimanere negli Stati Uniti se almeno un genitore resta nel Paese.
TODEC, un’organizzazione fondata negli anni ’80 dai lavoratori agricoli immigrati, raccomanda ai genitori di scegliere come tutore una persona con cittadinanza americana o residenza permanente, così da evitare ulteriori rischi. Lo sottolinea Luz Gallegos, direttore esecutivo dell’organizzazione.
Studi come quello della Society for Community Research and Action, una divisione dell’American Psychological Association, indicano che la deportazione di un genitore può avere gravi ripercussioni sui bambini, inclusi problemi nello sviluppo, disturbi comportamentali, depressione e un calo del rendimento scolastico.