Il “nuovo” Superman di James Gunn continua a riscuotere consensi in tutto il mondo, con incassi da oltre 20 milioni di dollari nelle varie anteprime statunitensi. Del successo della pellicola deve essersene accorto anche l’entourage di Donald Trump, che ha deciso di cavalcare questo ritorno in auge dell’eroe di Metropolis in un modo quantomeno sorprendente.
Nel weekend, infatti, i canali social della Casa Bianca hanno pubblicato una versione modificata della locandina del film, nella quale si vede lo stesso presidente statunitense indossare l’iconico costume di Superman.
“IL SIMBOLO DELLA SPERANZA. DELLA VERITÀ. DELLA GIUSTIZIA. DEL MODO DI VIVERE AMERICANO. SUPERMAN TRUMP”, questa la caption utilizzata sotto il post, rilasciato su Twitter, dove ha ottenuto oltre 55.000 likes e 10.000 commenti.
Non è la prima volta che il leader MAGA diventa protagonista di questi fotomontaggi tipici dei social. Lo scorso 2 maggio, prima dell’elezione di Papa Leone XIV, Trump pubblicò sul proprio profilo Truth, piattaforma di sua proprietà, una sua immagine, generata con l’uso dell’intelligenza artificiale, che lo ritraeva nelle vesti di Pontefice, con tanto di mitra e croce dorata. “Sarei un grande Papa, nessuno lo farebbe meglio di me”, disse al tempo.
E chissà, invece, cosa avrà pensato James Gunn, regista della nuova pellicola targata DC, nel vedere il leader MAGA indossare il mantello di Superman. Solo pochi giorni fa, prima dell’uscita del film, Gunn aveva definito l’eroe di Metropolis “una tipica storia americana”.
“Superman è la storia dell’America”, ha spiegato il regista, “Un immigrato proveniente da altri luoghi che ha popolato il Paese, ma per me è soprattutto una storia che dice che la gentilezza umana fondamentale è un valore e qualcosa che abbiamo perso”.
Le parole di Gunn hanno suscitato diverse reazioni. Alcuni, infatti, ancor prima di vedere il film, hanno sostenuto che la pellicola sarebbe stata un manifesto della cultura woke.
Sula vicenda è intervenuto Sean Gunn, fratello del regista, che nel film interpreta Maxwell Lord. Quest’ultimo ha spiegato: “Noi sosteniamo la nostra gente, capite? Amiamo i nostri immigrati. Sì, Superman è un immigrato, e sì, le persone che sosteniamo in questo Paese sono immigrati, e se questo non vi piace, non siete americani. Chi dice no agli immigrati è contro lo stile di vita americano”.