Francis Kaufmann è di nuovo sul suolo italiano. Il 46enne americano, accusato di aver ucciso la compagna Anastasia Trofimova e la figlia di undici mesi, Andromeda, è atterrato oggi a Roma poco prima di mezzogiorno. Un volo militare partito dalla Grecia ha chiuso il cerchio su una fuga durata un mese, cominciata subito dopo il duplice omicidio avvenuto nei primi giorni di giugno all’interno di Villa Pamphilj, dove la famiglia viveva in condizioni di estrema precarietà.
Appena rimesso piede sul suolo italiano, l’uomo ha ricominciato a lanciare accuse contro le forze dell’ordine, sostenendo di essere stato picchiato sia in Grecia che durante il volo e perfino all’arrivo a Roma. “Denuncio tutti”, ha urlato ai presenti, in quello che gli investigatori definiscono l’ennesimo atto di ostilità e manipolazione.
Poco dopo ha lamentato dolori fisici ed è stato trasferito al Policlinico Tor Vergata per accertamenti, prima del previsto trasferimento in carcere. Sarà detenuto in una sezione sorvegliata del reparto sanitario di Rebibbia, a causa dei comportamenti aggressivi e distruttivi tenuti durante la custodia in Grecia, dove ha danneggiato la cella e minacciato gli agenti. Per le autorità italiane, il rischio di nuove intemperanze resta alto. Entro pochi giorni sarà convocato dal giudice per le indagini preliminari, che dovrà fissare l’interrogatorio di garanzia per ascoltare la sua versione dei fatti.
Un passaggio cruciale, che arriva mentre l’inchiesta continua ad arricchirsi di elementi a suo carico. Secondo fonti investigative, sul telo nero che copriva il corpo della donna sono state trovate tracce biologiche miste, compatibili con saliva e sangue. Il profilo genetico isolato sarebbe in parte riconducibile alla figlia Andromeda e per il resto a un adulto di sesso maschile, compatibile con Kaufmann. Una prova che, nel quadro dell’inchiesta, rafforza l’ipotesi accusatoria: l’uomo non avrebbe solo assistito alla tragedia, ma ne sarebbe stato il diretto responsabile.
Nei prossimi giorni, il 46enne sarà sottoposto al prelievo del DNA, quindi gli verrà notificata l’ordinanza di custodia cautelare per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Spetterà poi al giudice decidere tempi e modalità dell’interrogatorio di garanzia. Al momento, Kaufmann non ha ancora nominato un avvocato di fiducia. In un precedente collegamento da remoto, si era limitato a dichiararsi innocente, rifiutando di rispondere alle domande degli inquirenti.
Arrivato a Roma alla fine di marzo, si era stabilito con la compagna e la bambina tra le aree meno frequentate del parco: dormivano all’aperto, si lavavano nelle fontane pubbliche, cercavano di passare inosservati. A inizio giugno, poi, il silenzio. I corpi furono scoperti solo dopo diversi giorni, nascosti sotto teli e rami. Da allora, la fuga in Grecia, l’arresto sull’isola di Skiathos, la custodia cautelare in un carcere greco e, infine, l’estradizione.
Ora, con l’uomo in carcere a Roma e le analisi scientifiche che lo collocano sulla scena del crimine, si apre una nuova fase dell’inchiesta. Una fase in cui l’Italia aspetta risposte, e Kaufmann non potrà più evitare il confronto diretto con la giustizia.