Continua imperterrito lo scontro a distanza tra il governo Trump e la California. L’amministrazione federale ha infatti deciso di fare causa allo Stato per le sue leggi che consentono alle atlete trans di competere negli sport scolastici femminili.
Nella sua denuncia, depositata presso il tribunale federale di Los Angeles, il Dipartimento di Giustizia sostiene che il Dipartimento dell’Istruzione della California (CDE) e la California Interscholastic Federation (CIF), un ente di governo sportivo indipendente e senza scopo di lucro, hanno violato il Titolo IX, una legge sui diritti civili che proibisce la discriminazione sessuale nei programmi e nelle attività educative finanziate a livello federale.
“Il governatore della California ha già ammesso che è ‘profondamente ingiusto’ costringere donne e ragazze a competere con uomini e ragazzi nelle manifestazioni sportive”, ha dichiarato la Procuratrice Generale Pamela Bondi in una nota, riferendosi a un commento rilasciato dal governatore Gavin Newsom a marzo. “Ma non solo è ‘profondamente ingiusto’, è anche illegale ai sensi della legge federale. Questo Dipartimento continuerà la sua lotta per proteggere le pari opportunità per donne e ragazze nello sport”.
La causa arriva poche settimane dopo che il dipartimento dell’istruzione ha annunciato di aver scoperto che la California avrebbe violato la legge consentendo alle ragazze trans di competere nelle squadre sportive femminili e ha proposto che lo Stato revochi i record e i premi alle atlete trans e impedisca loro di competere negli sport femminili.
La California ha permesso alle ragazze trans di competere negli sport femminili per più di un decennio: una politica che ha suscitato poco clamore fino a quando i repubblicani e i gruppi anti-LGBTQ+ non hanno preso di mira la comunità in questione negli ultimi anni.
Le politiche della California hanno attirato l’attenzione nazionale all’inizio di quest’anno, quando una ragazza transgender che gareggiava nel campionato statale di atletica leggera ha vinto il salto in alto e il salto triplo ed è arrivata seconda nel salto in lungo, un episodio citato nella denuncia del Dipartimento di Giustizia. L’atleta, la sedicenne AB Hernandez, è stata successivamnte presa di mira dallo stesso presidente, che ha dichiarato che la sua partecipazione era “umiliante” nei confronti delle donne.
La causa intentata dall’amministrazione cita cinque presunti casi in cui giovani transgender avrebbero preso parte a eventi sportivi scolastici femminili. Il governo federale chiede ora un’ordinanza del tribunale che vieti a qualsiasi scuola appartenente alla California Interscholastic Federation di consentire alle atlete transgender di partecipare alle gare sportive riservate alle donne, e di stabilire una procedura per risarcire le atlete che sono state danneggiate dalla politica dello Stato.
“In un momento in cui l’amministrazione Trump sta trattenendo miliardi di fondi destinati all’istruzione, questo attacco continuo è un cinico tentativo di distrarre l’attenzione dell’opinione pubblica”, ha dichiarato Elana Ross, portavoce del governatore Newsom, uno dei principali rivali politici del leader MAGA, considerato un potenziale candidato democratico alla presidenza nel 2028.
Quest’ultimo, mercoledì, da un palco della South Carolina ha attaccato duramente il governo federale, affermando: “Quella che stiamo vivendo è l’America al contrario. Stanno cercando di riportarci a un mondo pre-anni ’60 per quanto riguarda il diritto di voto, diritti civili, diritti LGBTQ, diritti delle donne… è un momento che pochi di noi avrebbero potuto immaginare”.