Con una dichiarazione congiunta, tutti gli ex dirigenti della Science Mission Directorate della NASA hanno condannato i tagli del 47% proposti dalla Casa Bianca di Donald Trump alle attività scientifiche dell’agenzia spaziale nel bilancio per l’anno fiscale 2026.
La lettera in questione è stata trasmessa ai vertici delle commissioni per gli stanziamenti della Camera e del Senato. Il documento afferma che la proposta di bilancio della Casa Bianca “rinuncerebbe a decine di missioni scientifiche in corso, straordinariamente produttive e di successo” e bloccherebbe quasi tutti i futuri investimenti riguardanti esplorazioni e innovazioni.
I firmatari, John Grunsfeld, Alphonso Diaz, Lennard Fisk, Wesley Huntress, Alan Stern, Edward Weiler e Thomas Zurbuchen, hanno ricoperto il ruolo di Amministratori Associati per il programma scientifico della NASA. Questi ultimi hanno esortato il Congresso a preservare la leadership degli Stati Uniti nell’esplorazione spaziale e a respingere i tagli senza precedenti, architettati dal Direttore del Bilancio della Casa Bianca, Russ Vought.
“Gli sforzi scientifici della NASA sono un esempio di impegno nazionale a lungo termine che dà i suoi frutti al popolo americano”, hanno affermato gli ex dirigenti della SMD, “Data l’entità dei tagli proposti, le loro conseguenze sul lungo periodo e la potenziale perdita di conoscenza e ispirazione umana, esortiamo all’unanimità il Congresso a respingerli”.
Se la misura promossa dal governo Trump dovesse essere approvata, il budget scientifico della NASA verrà ridotto dagli attuali 7,33 miliardi di dollari a $3,9 miliardi. Si tratterebbe del livello più basso dal 1961. Gli ex dirigenti dell’agenzia hanno spiegato che in tal modo gli USA rischiano di cedere definitivamente il primato dell’esplorazione spaziale alla Cina.
“Se l’Amministrazione vuole davvero contrastare la crescente capacità cinese nello spazio, gli Stati Uniti devono continuare a investire nella scienza spaziale, non cederla unilateralmente. La competizione spaziale globale si estende ben oltre l’esplorazione della Luna e di Marte. Il programma scientifico spaziale cinese è aggressivo, ambizioso e ben finanziato”, hanno affermato i firmatari.
“Sebbene le missioni scientifiche della NASA abbiano notevolmente ampliato la comprensione dell’umanità della Terra, del sistema solare e dell’universo, l’attuale spesa di oltre 7 miliardi di dollari all’anno per oltre 100 missioni è insostenibile”, si legge invece nella richiesta di bilancio del presidente. L’amministrazione federale, inoltre, si è detta pronta a sostenere “un programma scientifico più snello e mirato, che rifletta l’impegno del governo verso la responsabilità fiscale”.