“Se lo rilasciate, deporteremo di nuovo Abrego Garcia”
Il governo degli Stati Uniti avvierebbe un procedimento di espulsione contro Kilmar Ábrego García se venisse rilasciato dal carcere prima di essere processato per accuse di traffico di esseri umani nel Tennessee, ha dichiarato lunedì un avvocato del Dipartimento di Giustizia a un giudice federale del Maryland. La rivelazione dell’avvocato statunitense Jonathan Guynn contraddice quanto affermato il mese scorso dai portavoce del Dipartimento di Giustizia e della Casa Bianca, i quali avevano detto che Ábrego García sarebbe stato processato e, possibilmente, avrebbe scontato una pena in un carcere americano prima che il governo procedesse alla sua espulsione. Guynn ha fatto tale dichiarazione durante un’udienza in un tribunale federale del Maryland, dove la moglie di Ábrego García, cittadina statunitense, ha intentato una causa contro l’amministrazione Trump per la sua deportazione avvenuta per errore a marzo, cercando di impedirne una nuova.
Dottoressa incinta non ottiene vaccino anti Covid e fa causa all’amministrazione Trump
Una dottoressa incinta alla quale è stato negato il vaccino contro il Covid-19 ha intentato una causa contro l’amministrazione Trump, insieme a un gruppo di importanti associazioni mediche, accusando l’amministrazione di aver cercato di “desensibilizzare il pubblico alla retorica anti-vaccini e anti-scienza”. La causa prende di mira in particolare la decisione unilaterale del segretario alla Salute, Robert F. Kennedy, di sconsigliare la vaccinazione contro il Covid-19 per donne in gravidanza e bambini sani. L’annuncio di Kennedy ha aggirato le commissioni scientifiche di esperti e ignorato studi che dimostrano che le donne incinte sono maggiormente a rischio in caso di contagio, rendendo più difficile l’accesso al vaccino. “Questa amministrazione rappresenta una minaccia esistenziale alla vaccinazione in America, e chi è al comando ha appena cominciato,” ha dichiarato Richard H. Hughes IV, socio dello studio Epstein Becker Green e avvocato principale dei querelanti, in un comunicato. “Se non verrà fermato, il segretario Kennedy riuscirà nel suo intento di eliminare i vaccini dagli Stati Uniti, il che scatenerebbe un’ondata di danni prevenibili tra i bambini del nostro Paese,” ha aggiunto Hughes.
L’associazione Planned Parenthood fa causa all’amministrazione Trump
Planned Parenthood ha intentato lunedì una causa contro l’amministrazione Trump in merito alla legge che prevede la revoca dei finanziamenti ai centri sanitari gestiti dall’organizzazione, specializzata in assistenza sanitaria riproduttiva e aborti. Planned Parenthood fornisce circa il 38% degli aborti praticati negli Stati Uniti. Davanti al tribunale federale di Boston, Planned Parenthood ha dichiarato che questa norma è incostituzionale e che il suo obiettivo evidente è impedire ai quasi 600 centri sanitari dell’organizzazione di ricevere rimborsi dal servizio sanitario Medicaid, destinato alle persone a basso reddito, oltre 80 milioni di americani. Poiché è illegale utilizzare Medicaid per pagare la maggior parte degli aborti, i centri di Planned Parenthood fanno affidamento su questo programma assicurativo per ottenere rimborsi per altri servizi, come la contraccezione, i test per le infezioni sessualmente trasmissibili, gli screening oncologici. Ma se i centri negli stati a guida democratica saranno costretti a chiudere, sarà impossibile anche accedere ai servizi offerti in materia di aborto. La norma insomma sarebbe un “divieto di aborto mascherato”. Secondo Planned Parenthood, avrebbe “conseguenze catastrofiche”, poiché i suoi centri sanitari servono ogni anno oltre un milione di pazienti attraverso Medicaid.
Trump parte alla difesa di Bolsonaro: “non è colpevole di nulla”
Donald Trump si è schierato a spada tratta con l’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro, sostenendo che il leader di estrema destra sarebbe vittima di una “caccia alle streghe” nel suo Paese. Sul suo social Truth, ha scritto che Bolsonaro “non è colpevole di nulla”. Tra le varie accuse, Bolsonaro è sotto processo presso la Corte Suprema per aver guidato un tentativo di colpo di Stato dopo la sua sconfitta contro Luiz Inácio Lula da Silva nelle elezioni presidenziali del 2022. Trump ha scritto: “Il Brasile sta facendo una cosa terribile nel modo in cui tratta” l’ex presidente. “Non è colpevole di nulla, se non di aver combattuto per IL POPOLO”. Bolsonaro ha espresso gratitudine per il sostegno di Trump, ma Lula ha risposto affermando che il Brasile è un “Paese sovrano” che “non accetta interferenze né tutela da parte di nessuno”.
Sparisce il prato del Rose Garden dopo che Trump lo fa pavimentare per “comodità”
Il celebre prato del Rose Garden alla Casa Bianca è stato completamente rimosso, come mostrano nuove immagini dei lavori ordinati da Trump. L’area, storicamente utilizzata per cerimonie ufficiali, è ora coperta da una pavimentazione. Trump ha motivato la scelta con l’inconveniente dell’erba bagnata, soprattutto per le donne con i tacchi. Il restyling si inserisce in una serie di modifiche volute dal presidente, tra cui specchi dorati nello Studio Ovale e l’ipotesi di una nuova sala da ballo in stile Mar-a-Lago. Nessuna data ufficiale è stata comunicata per la fine dei lavori.
Trump Media lancia Truth+, la nuova piattaforma streaming globale con Newsmax
Trump Media & Technology Group ha annunciato il lancio globale di Truth+, la sua nuova piattaforma di streaming TV in collaborazione con il network conservatore Newsmax. Disponibile su dispositivi mobili, web e smart TV, Truth+ offrirà contenuti “family-friendly” in diretta e on demand. “Stiamo sfidando il monopolio dell’informazione woke con un’alternativa incisiva e non allineata,” ha dichiarato il CEO Devin Nunes.
La militarizzazione anti migranti di Los Angeles
A Los Angeles è partita una vasta operazione anti immigrazione. Circa 90 soldati della Guardia Nazionale, supportati da 17 Humvee, mezzi tattici e ambulanze, sorvegliano gli agenti federali dell’Ice impegnati in un raid a MacArthur Park. Il compito dei militari non è effettuare arresti, ma garantire la sicurezza della polizia federale, stabilire intorno ad essa un perimetro protettivo, respingere folle ostili e, se necessario, difendersi anche con la violenza.