Lunedì pomeriggio, gli agenti federali della frontiera e truppe armate fino ai denti si sono riversate nel MacArthur Park di Los Angeles nell’ambito dell’ennesimo raid anti immigrazione, che si è rivelato per lo più privo di conseguenze.
L’operazione, che ha coinvolto 90 soldati della Guardia Nazionale della California, 17 Humvee militari, quattro camion militari e due ambulanze, ha portato allo sgombero di un campo estivo. Secondo la sindaca di Los Angeles, Karen Bass, l’unico scopo del raid sembrava essere quello di “provocare paura e terrore”.
“Per me, questo è un altro esempio di come l’amministrazione stia alimentando il caos, organizzando quella che sembrava un’operazione militare in una città americana”, ha aggiunto. Secondo un post su X del Dipartimento della Difesa, invece, il personale militare è stato impiegato sul campo per garantire la sicurezza degli agenti federali.
Non è stato immediatamente chiarito chi fosse stato preso di mira dai militari. Bass ha pubblicato un video di agenti, alcuni a cavallo, che si muovevano attraverso il parco, per lo più vuoto.
La sindaca ha affermato di non credere che non vi siano stati arresti, ma ha ribadito: “Ripeto, non credo che il loro obiettivo sia quello di arrestare. Credo che l’obiettivo sia diffondere la paura. Terrorizzare gli abitanti di Los Angeles. Dire agli immigrati che si trovano nella nostra città che devono stare a casa, non devono andare al lavoro, non devono andare a scuola, perché noi gli stiamo dando la caccia”.
Sul caso è intervenuto anche il governatore della California, Gavin Newsom, uno dei principali oppositori del governo Trump, che ha definito l’operazione “teatrale”.
“Quello che sta succedendo a MacArthur Park è una vergogna, ha affermato, “Dopotutto, sei mesi dopo gli incendi, questo è il messaggio che viene dal cuore inquinato del Presidente degli Stati Uniti, e dal cuore sporco di Stephen Miller [Vice Capo di Gabinetto della Casa Bianca]”.
Ore dopo il raid, le autorità federali non hanno voluto rivelare per quale motivo si trovassero al parco, né cosa stessero cercando, né se sono stati effettuati arresti. I funzionari della Difesa hanno affermato che le truppe sono state dispiegate per creare un perimetro di sicurezza allo scopo di proteggere gli ufficiali federali da folle potenzialmente ostili.
Ai soldati della Guardia Nazionale, armati, era stato detto in anticipo che avrebbero potuto difendere se stessi e i dipendenti federali, se necessario. Avrebbero inoltre potuto fermare idividui potenzialmente pericolosi per poi consegnarli alle forze dell’ordine.
Diversi addetti ai lavori hanno visto il raid di MacArthur Park come l’ultimo tentativo dell’amministrazione Trump di militarizzare Los Angeles. Lo scorso mese, la città Californiana è stata l’epicentro nazionale delle proteste contro gli arresti a tappeto effettuati dagli agenti dell’ICE da quando il leader MAGA è tornato alla Casa Bianca.
Da canto suo, all’inizio dell’estate, Trump ha schierato circa 4.700 soldati in California in base a una legge nota come Titolo 10, che consente l’uso delle forze militari per proteggere il personale e le proprietà federali.