Guardare la televisione a West Palm Beach nel 2025 è diventata, per molti, un’esperienza surreale. All’inizio la sequenza di spot politici e istituzionali come se ne vedono tanti non aveva destato sospetti. Ma per gli osservatori più attenti è ormai evidente: non sono gli americani medi l’unico pubblico destinatario, ma un uomo soltanto: Donald Trump.
In quello che è stato ribattezzato “l’audience of one”, gruppi di interesse, lobby industriali e perfino agenzie governative hanno riversato circa 2 milioni di dollari in pubblicità televisive indirizzata esclusivamente al presidente, nella speranza di influenzarne le decisioni politiche.
Il meccanismo è semplice e collaudato: le réclame lodano prima il leader del GOP, ne esaltano le scelte e solo dopo avanzano richieste o proposte. Non è un caso se molti di questi messaggi sono comparsi anche su Fox News, Newsmax e CNN, le reti preferite dal politico, come confermano i dati pubblicitari analizzati.
Fra gli spot trasmessi uno mostrava il repubblicano circondato da una folla osannante mentre prometteva di trovare cure per il cancro e l’Alzheimer. A firmarlo un’organizzazione vicina all’industria farmaceutica, che mira a far revocare una normativa sui prezzi dei farmaci introdotta sotto la precedente amministrazione.
In un altro caso, preoccupati per l’impatto di futuri dazi, i produttori automobilistici hanno lanciato un messaggio preciso e diretto all’inquilino della Casa Bianca, invitandolo a collaborare per promuovere l’innovazione e la manifattura americana. Secondo John Bozzella, presidente dell’associazione di categoria Alliance for Automotive Innovation, l’obiettivo è “reintrodurre i repubblicani al settore manifatturiero più importante del Paese”.
La logica è chiara: ottenere l’attenzione di Trump può fare la differenza tra successo e fallimento. E così, da gennaio, West Palm Beach è diventata una delle principali piazze pubblicitarie politiche a livello nazionale, superando metropoli come Los Angeles e Chicago, nonostante abbia meno di un milione di telespettatori.
Non solo le lobby pro-svapo e i produttori di alluminio, ma anche il Dipartimento della Sicurezza Interna ha preso parte a questa strategia. In uno degli annunci, la segretaria Kristi Noem ringraziava Trump per aver difeso i confini e promosso politiche di espulsione, ribadendo la priorità data alla sicurezza nazionale. Il Dipartimento ha poi precisato che la campagna faceva parte di un’azione internazionale per scoraggiare l’immigrazione irregolare.
Dall’insediamento, più di una dozzina di organizzazioni hanno acquistato spazi televisivi solo a Washington e West Palm Beach. Alcune, come il gruppo Medicare Advantage Majority, hanno persino seguito fisicamente gli spostamenti del magnate, proponendo le inserzioni in New Jersey quando ha iniziato a frequentare il golf club di Bedminster.
Joe Corbe, un esperto di comunicazione politica, ritiene che i messaggi costruiti per il leader repubblicano cercano di apparire urgenti, rilevanti e tempestivi. L’idea è semplice: se saranno considerati importanti, potranno orientare le decisioni future. La politica americana d’altronde continua a essere plasmata non solo nei corridoi del Congresso, ma anche negli intermezzi pubblicitari delle trasmissioni televisive.