Con un voto di 218 a 214, i repubblicani alla Camera hanno approvato il “Big Beautiful Bill” di Trump, inviandolo alla scrivania del presidente in tempo per essere firmato entro il 4 luglio, Giorno dell’Indipendenza, come il presidente – che giovedì sera si trova in Iowa- voleva. I repubblicani sono esplosi in cori di “U-S-A!”
Due parlamentari del GOP hanno votato contro il provvedimento, un pacchetto fiscale e di spesa da 4.500 miliardi di dollari che ha profondamente diviso il Congresso: il deputato del Kentucky Thomas Massie, un falco fiscale di orientamento libertario che ha attirato l’ira di Trump per aver ostacolato la sua agenda, e il deputato della Pennsylvania Brian Fitzpatrick, contrario ai tagli a Medicaid, il sistema che fornisce sanità alle categorie a basso reddito.
“Mi sono stati concessi 15 minuti per discutere di una legge di questa importanza, che riguarda la salute, la sicurezza e il benessere del popolo americano, e poiché il dibattito è stato così limitato, sento il dovere, signor Presidente, di stare in piedi in questa Camera e di prendermi tutto il tempo necessario per raccontare le storie, ed è esattamente quello che intendo fare”, ha detto il democratico di Brooklyn, usando l’escamotage noto come “minuto magico” che consente al capogruppo di parlare per un tempo illimitato dopo la chiusura del dibattito su un disegno di legge.
La posizione del leader della minoranza era puramente simbolica. Negli ultimi giorni, diversi rappresentanti repubblicani avevano dichiarato che non avrebbero votato a favore del One Big, Beautiful Bill Act nella sua forma attuale, ma oggi era chiaro che si fosseo allineati e avessero accettato il testo com’era, senza ulteriori modifiche sulle sue 887 pagine, nonostante le tensioni interne tra i moderati (preoccupati per i tagli a Medicaid) e i conservatori fiscali (allarmati dall’aumento del debito, poiché si stima che la legge aggiungerà migliaia di miliardi al debito nazionale.
Qualsiasi emendamento avrebbe rimandato il disegno di legge al Senato, quindi sono stati raggiunti accordi con i dissidenti per piani o politiche futuri dopo l’approvazione, mentre i Democratici denunciavano le conseguenze del provvedimento sui programmi sociali come Medicaid, assistenza alimentare e sostegno abitativo.
Il One Big, Beautiful Bill Act è stato descritto dal senatore democratico Bernie Sanders come “il disegno di legge più pericoloso nella storia moderna del nostro Paese”. I programmi sociali che proteggono i segmenti più poveri della società americana subiranno tagli drastici. Secondo l’ufficio bilancio del Congresso (CBO), i tagli proposti per 800 miliardi di dollari al Medicaid e all’Affordable Care Act (ACA, noto anche come ObamaCare) nei prossimi dieci anni comporterebbero la perdita dell’assicurazione sanitaria per 17 milioni di persone entro il 2034. Una nuova analisi stima che i tagli causeranno 16.000 morti evitabili all’anno. 23 governatori democratici hanno recentemente pubblicato una lettera in cui esortano il Congresso a impedire tagli per 230 miliardi di dollari che “svuoterebbero” il Supplemental Nutrition Assistance Program (SNAP, ovvero i buoni pasto), da cui dipendono oltre 40 milioni di americani (e oltre un milione di newyorkesi).
Il One Big, Beautiful Bill Act rende inoltre permanenti i tagli fiscali del 2017 di Trump a favore dei ricchi, senza però mantenere la promessa del presidente di eliminare le tasse sui pagamenti della previdenza sociale. Mentre Trump e i repubblicani hanno costantemente lamentato il crescente deficit pubblico, il CBO calcola che i tagli fiscali lo aumenteranno di 2,4 trilioni di dollari, poiché i tagli ai servizi sociali non sono neanche lontanamente sufficienti a coprire il divario. Il costo totale è in realtà ancora più elevato, poiché i repubblicani si sono rifiutati di considerare l’estensione dei tagli fiscali di Trump come una nuova spesa, ignorando di fatto un deficit aggiuntivo di 4.000 miliardi di dollari.
Il Senato aveva approvato ieri il disegno di legge di Trump, convertendo uno dei tre no repubblicani, quello della senatrice Lisa Murkowski dell’Alaska, dopo aver aggiunto una misura che aumenta la detrazione fiscale per il costo degli arpioni come spesa aziendale, una misura che avvantaggia i balenieri dello Stato nordico. La misura alla Camera Alta è stata approvata con 51 voti a favore e 50 contrari, con il vicepresidente JD Vance che ha espresso il voto decisivo.