Paramount paga 16 milioni e patteggia con Trump per l’intervista a Kamala Harris
La società madre della CBS, Paramount, ha raggiunto mercoledì un accordo per risolvere una causa intentata da Donald Trump riguardante un’intervista trasmessa nell’ottobre scorso. Si tratta dell’ultima concessione da parte di una compagnia mediatica al presidente degli Stati Uniti, che ha preso di mira diversi media accusandoli di diffusione di notizie false o fuorvianti.Paramount ha dichiarato che pagherà 16 milioni di dollari per risolvere la causa, specificando che la somma sarà destinata alla futura biblioteca presidenziale di Trump e non sarà versata a lui “né direttamente né indirettamente”. “L’accordo non prevede alcuna dichiarazione di scuse o di rammarico”, ha aggiunto l’azienda nel comunicato. Trump aveva intentato una causa da 10 miliardi di dollari contro CBS nell’ottobre scorso, sostenendo che la rete avesse modificato in modo ingannevole un’intervista trasmessa nel programma d’inchiesta 60 Minutes con l’allora vicepresidente e candidata alla presidenza Kamala Harris, al fine di “favorire il Partito Democratico” durante le elezioni. In un ricorso modificato presentato a febbraio, Trump aveva aumentato la richiesta di risarcimento a 20 miliardi di dollari.
Cancellati i kit di emergenza per le vittime di stupro in Congo
L’amministrazione Trump ha cancellato un contratto cruciale per la fornitura di 100.000 kit di emergenza destinati alle vittime di stupro nella Repubblica Democratica del Congo, proprio mentre le violenze nell’est del Paese sono riesplose. Lo rivela Reuters. I kit includevano medicinali salvavita per prevenire HIV, altre infezioni sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate. La decisione, finora tenuta nascosta, ha lasciato migliaia di donne senza accesso a cure essenziali. Mesi dopo che Donald Trump aveva espresso forti critiche nei confronti di un ritratto presidenziale esposto al Campidoglio del Colorado — che aveva definito “volutamente distorto” — un nuovo ritratto approvato dalla Casa Bianca è stato ora collocato al suo posto. Il nuovo ritratto, che secondo quanto riferito Trump avrebbe richiesto fosse stampato con una cornice dorata affinché riflettesse la luce e “scintillasse”, somiglia molto alla sua fotografia ufficiale del secondo mandato, attualmente esposta in oltre 1.600 edifici federali negli Stati Uniti e in migliaia di altri luoghi su base volontaria.
La tregua Iran-Israele aumenta la popolarità di Trump
L’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Iran, annunciato dopo i bombardamenti americani su siti nucleari iraniani, ha giovato alla popolarità di Trump. Secondo un nuovo sondaggio, il presidente ottiene ora il 47% di approvazione, contro il 50% di giudizi negativi: un saldo di -3 punti, il migliore da maggio. Per la prima volta da settimane, la maggioranza relativa degli elettori (49%) approva la gestione di Trump nella crisi israelo-iraniana. Tuttavia, solo il 22% ritiene che gli attacchi abbiano “annientato” il programma nucleare iraniano, mentre il 44% parla di danni parziali.
Un nuovo super PAC pro-Trump per fermare Musk
Un alleato di Donald Trump ha lanciato oggi un nuovo super PAC (ovvero un’organizzazione per raccogliere fondi a favore o contro un candidato) chiamato “FSD PAC – Full Support for Donald” con l’obiettivo dichiarato di contrastare le ambizioni politiche di Elon Musk. L’iniziativa, guidata da James Fishback, ex consigliere al DOGE, arriva mentre Musk minaccia di finanziare sfidanti ai candidati trumpiani. “C’è frustrazione nel nostro movimento per le sue interferenze”, ha detto Fishback, che ha già investito un milione di dollari nel progetto.
Occhi puntati sul secondo trimestre di Tesla
Intanto Tesla pubblica oggi i dati sulle consegne del secondo trimestre, con Wall Street che prevede un netto calo a 390.000 veicoli, contro i 443.956 dello stesso periodo del 2024. La casa di Elon Musk affronta una doppia sfida: domanda in rallentamento e crescente danno reputazionale legato al coinvolgimento politico del suo fondatore. Dopo le deludenti consegne del primo trimestre e un calo in Borsa del 24% da inizio anno, gli investitori attendono segnali che le nuove strategie – fra cui prezzi più bassi, rilancio del Model Y e focus sulla guida autonoma – possano rilanciare la crescita. Ma i concorrenti cinesi incalzano, le vendite in Europa scendono da cinque mesi consecutivi, e il Cybertruck arranca. Intanto, Musk promette taxi robotici e robot umanoidi in fabbrica entro fine 2025.
Il Pentagono sospende invio di armi a Kiev per timori sulle scorte USA
Gli Stati Uniti hanno interrotto alcune spedizioni di armi verso l’Ucraina a causa del calo delle scorte nazionali, hanno riferito martedì fonti ufficiali. Lo stop, che riguarda munizioni promesse sotto Biden, riflette le nuove priorità dell’Amministrazione Trump dopo una revisione del Pentagono sui livelli di riserva. Una battuta d’arresto per Kiev, mentre crescono gli attacchi russi.
Hacker iraniani minacciano di pubblicare email rubate a collaboratori di Trump
Un gruppo di hacker affiliato all’Iran ha rivendicato il furto di oltre 100 gigabyte di email dai collaboratori più stretti del presidente Donald Trump e minaccia ora di pubblicarne il contenuto. Secondo le autorità statunitensi, si tratta di una campagna di disinformazione orchestrata a fini politici. Tra i nomi coinvolti figurano Susie Wiles, Roger Stone e l’avvocata Lindsey Halligan. L’episodio arriva dopo l’improvviso irrigidimento di Trump verso Teheran, mentre i servizi americani ribadiscono che il gruppo agisce in coordinamento con i Guardiani della Rivoluzione.
Giudice federale blocca lo stop di Trump alla residenza per 520mila haitiani
Un giudice federale ha bloccato la decisione dell’Amministrazione Trump di revocare il Temporary Protected Status (TPS) a oltre 520.000 haitiani. Secondo la sentenza, la segretaria alla Sicurezza interna Kristi Noem non ha seguito le procedure previste dal Congresso e non ha l’autorità legale per modificare unilateralmente lo status. Il giudice Cogan ha definito l’azione “illegittima” e ha sottolineato che i diritti degli haitiani superano i presunti danni per il governo.
Migrante tenta di mangiarsi le braccia durante volo di espulsione
Un episodio sconvolgente è stato raccontato dalla segretaria alla Sicurezza interna Kristi Noem, che ha riferito del caso di un migrante irregolare sorpreso a tentare di mangiarsi le braccia durante un volo di deportazione. L’uomo, chiaramente in uno stato di grave instabilità mentale, è stato fermato dagli agenti federali. “Questi sono gli individui disturbati che cerchiamo di rimuovere dalle nostre strade”, ha detto Noem, suscitando polemiche per il tono usato nel descrivere un caso di evidente disagio psichiatrico.
Commercio online in frenata negli Stati Uniti mentre pesano i dazi di Trump
’e-commerce americano registra il rallentamento più brusco dell’ultimo decennio, con cali a doppia cifra in quasi tutti i settori, a eccezione dell’alimentare. Il calo coincide con le tensioni commerciali innescate dalla politica tariffaria di Donald Trump: un’ondata di nuovi dazi potrebbe scattare già dal 9 luglio. Secondo un sondaggio di AlixPartners, molti consumatori stanno rinviando gli acquisti o orientandosi verso fornitori domestici, mentre i retailer valutano strategie alternative per fronteggiare l’incertezza e i rincari.
https://www.newsweek.com/donald-trump-tariffs-ecommerce-economy-online-2093231
Lia Thomas ha fatto cadere i record ma UPenn ora vieta gli atleti trans
L’Università della Pennsylvania ha accettato di vietare agli atleti transgender di competere nelle categorie femminili dopo un’indagine federale scaturita dal caso di Lia Thomas, la nuotatrice trans che nel 2022 aveva vinto il titolo NCAA. L’accordo con il Dipartimento dell’Istruzione prevede scuse ufficiali, il ripristino dei record alle atlete nate donne e l’adozione di criteri basati sul sesso biologico, in linea con i decreti esecutivi di Donald Trump. La segretaria all’Istruzione Linda McMahon ha definito l’intesa “un effetto diretto della leadership del presidente Trump”. Le associazioni LGBTQ denunciano una caccia alle streghe e un uso politico degli studenti trans.
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