Trump ordina stretta su Cuba, possibile stop a turismo e viaggi educativi
Donald Trump ha incaricato i suoi ministri di riesaminare entro 30 giorni la politica americana verso Cuba, con l’obiettivo di rafforzare le sanzioni. La revisione dovrà concentrarsi sul sostegno ai dissidenti e sulla limitazione delle transazioni che favoriscono il regime. Tra le misure allo studio, lo stop totale al turismo e la restrizione dei viaggi educativi. L’iniziativa segna un nuovo passo indietro rispetto all’apertura promossa da Obama e Biden.
Guerra ai nuovi cittadini
Un memorandum della Divisione Civile del Dipartimento di Giustizia recentemente divulgato rivela che l’amministrazione Trump intende cercare di togliere la cittadinanza agli americani naturalizzati – anche se accusati di illeciti civili e non di reati. La comunicazione interna datata 11 giugno, indirizzata a tutti i dipendenti della Divisione Civile dal viceprocuratore generale Brett A. Shumate, delinea un ampio mandato per “perseguire al massimo i procedimenti di denaturalizzazione”. A differenza dei procedimenti penali, gli imputati nei casi civili non hanno diritto automatico alla rappresentanza legale. Shumate elenca dieci diverse categorie di casi; alcune sono abbastanza chiare, come “individui che hanno commesso torture, crimini di guerra e altre violazioni dei diritti umani” o “individui che hanno commesso traffico di esseri umani, reati sessuali o crimini violenti”. Altre riguardano l’ottenimento fraudolento della cittadinanza attraverso la corruzione di funzionari governativi o “false dichiarazioni”. Alcune categorie sono molto vaghe, come l’ordine di Shumate di intentare cause contro “individui che rappresentano un potenziale pericolo per la sicurezza nazionale”.
Musk attacca i repubblicani e invoca la creazione di un nuovo partito
Elon Musk ha lanciato un attacco frontale al partito repubblicano, accusando deputati e senatori di aver tradito le promesse di contenimento della spesa votando “il più grande aumento del debito della storia”. In un post furioso, ha scritto che dovrebbero “vergognarsi” e che farà di tutto per farli perdere alle primarie. In un secondo messaggio ha definito il sistema americano “un paese a partito unico: il partito di Porky Pig”, invocando la nascita di una nuova forza politica “che si occupi davvero della gente”.
Netanyahu atteso alla Casa Bianca mentre Trump promette la tregua a Gaza
Donald Trump ospiterà lunedì prossimo Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca, nel tentativo di ottenere un cessate il fuoco tra Israele e Hamas e un accordo per il rilascio degli ostaggi. Secondo il presidente, una tregua che arriverà entro una settimana. Sarà il terzo incontro ufficiale tra i due leader da gennaio. Mentre a Washington è in corso una missione del ministro israeliano Ron Dermer, Trump continua a spingere per un’intesa rapida e ha autorizzato una nuova vendita di armi a Israele per 510 milioni di dollari. Lunedi nella Striscia altre decine di morti sotto i bombardamenti.
I repubblicani “cancellano” 3.800 miliardi dal conto
I senatori repubblicani hanno adottato un nuovo creativo metodo contabile che consente loro di escludere dal bilancio il costo della proroga dei tagli fiscali di Trump del 2017, ben 3.800 miliardi di dollari in dieci anni. Con questa tecnica, detta current policy baseline, si finge che i tagli alle tasse non scadano mai, vengono trattati come se fossero già permanenti, così il costo dell’estensione non va calcolato come nuova spesa e non viene aggiunto al deficit. In questo modo, un provvedimento che secondo il CBO aumenterebbe il deficit di oltre 3.000 miliardi appare invece come una misura che lo riduce di 508 miliardi. La manovra serve anche ad aggirare l’ostacolo del filibuster, rendendo possibile l’approvazione con una semplice maggioranza. I Democratici parlano di “matematica finta”.
Crolla l’orgoglio americano tra giovani e democratici
Solo il 58% degli americani oggi si dice molto o estremamente orgoglioso di essere cittadino degli Stati Uniti, il livello più basso mai registrato. Il calo è trainato soprattutto dai democratici, il cui senso di fierezza è sceso dal 62% al 36% in un solo anno. Anche tra gli indipendenti l’orgoglio tocca un minimo storico (53%), mentre tra i repubblicani è salito al 92%. I giovani sono i meno entusiasti: solo il 41% della Gen Z si dice fiero di essere americano, e tra i democratici della stessa fascia d’età prevale chi afferma di non provare “alcun orgoglio”.
Il 4 luglio diventa giorno di protesta contro Trump
Dopo le manifestazioni del 14 giugno (“No Kings”) contro la parata militare voluta da Trump, otre 170 eventi in tutti gli Stati Uniti tenteranno di trasformare il weekend dell’Indipendenza del 4 luglio in una mobilitazione nazionale contro il presidentep. Sotto lo slogan “Free America”, la Women’s March invita a scendere in piazza – o a organizzare feste di quartiere, barbecue e performance artistiche – per difendere i diritti civili e contestare l’Amministrazione. Il 17 luglio è prevista una nuova giornata di mobilitazione, intitolata “Good Trouble Lives On”, in omaggio a John Lewis, icona dei diritti civili.
Musk attacca i repubblicani e invoca la creazione di un nuovo partito
Elon Musk ha lanciato un attacco frontale al partito repubblicano, accusando deputati e senatori di aver tradito le promesse di contenimento della spesa votando “il più grande aumento del debito della storia”. In un post furioso, ha scritto che dovrebbero “vergognarsi” e che farà di tutto per farli perdere alle primarie. In un secondo messaggio ha definito il sistema americano “un paese a partito unico: il partito di Porky Pig”, invocando la nascita di una nuova forza politica “che si occupi davvero della gente”.
Trump lancia un profumo da 249 dollari
Donald Trump ha presentato su Truth Social una nuova fragranza in edizione limitata, battezzata “Victory 45‑47”, con un flacone sormontato da una statuina dorata che lo raffigura. Disponibile in versione maschile e femminile, il profumo è venduto a 249 dollari per 100 ml. Trump lo promuove come simbolo di “forza, successo e vittoria”, invitando i sostenitori a comprarne uno “per sé e per i propri cari”. Il prodotto è distribuito da una società commerciale che ha già venduto scarpe e Bibbie a marchio Trump.
Ultime trattative USA-UE prima dell’arrivo dei dazi al 50% di Trump
Il commissario europeo al Commercio Maroš Šefčovič è atteso a Washington oggi per un incontro urgente con il rappresentante Usa Jamieson Greer e il segretario al Commercio Howard Lutnick, nel tentativo di scongiurare l’entrata in vigore, il 9 luglio, dei dazi generalizzati al 50% sulle esportazioni europee annunciati da Donald Trump. Bruxelles punta a un’intesa-quadro simile a quella raggiunta con il Regno Unito, ma prepara anche misure di ritorsione su beni americani per 21 miliardi di euro, estendibili fino a 95.