La tregua fra Israele e Iran adesso c’è, ma durerà? Gli abitanti di Teheran raccontano che le ore di buio prima dell’entrata in vigore del cessate il fuoco annunciato da Donald Trump sono state le più terrificanti della guerra, mentre Israele intensificava il bombardamento. “Abbiamo sentito i jet volare così bassi sopra il nostro appartamento che le finestre tremavano. I La gente correva per strada, terrorizzata e in preda al panico,” ha detto al Guardian Mariam, 39 anni, del villaggio di Kordan, a circa 50 km a nord-ovest della capitale. “Ora c’è un silenzio, come una pausa nel respiro prima di qualcosa di peggio,” ha detto Mariam. “Viviamo in un incubo che non finisce. Ho paura e non so cosa porterà il domani. Non so se la guerra finirà davvero.”
Gli israeliani sono divisi fra paura ed euforia. “Non ho mai pensato che ci sarebbe stato un cessate il fuoco,” dice Jessica Sardinas, una psicologa di 27 anni, che era a 300 metri dal sito dove un missile balistico iraniano è atterrato poco più di un’ora prima che il cessate il fuoco entrasse in vigore martedì mattina, distruggendo un palazzo di sette piani a Beersheba, nel sud di Israele, uccidendo quattro residenti e ferendone 30. “Ho sempre detto a tutti i miei familiari e amici che mi sarei sempre sentita al sicuro qui, ed era vero fino a questa guerra. Non so se mi sarei trasferita in Israele se avessi saputo che questa guerra sarebbe scoppiata,” ha detto Sardinas, che è emigrata dall’Argentina circa tre anni fa. A differenza della guerra a Gaza, che ha ucciso più di 56.000 persone nel territorio, gli israeliani comuni non possono permettersi di ignorare il conflitto con l’Iran. I missili balistici di Teheran non possono essere intercettati facilmente come i razzi lanciati da Hamas dalla vicina Gaza. Scene come quella dell’edificio colpito a Beersheba — con gli ultimi due piani crollati, vestiti a brandelli e elettrodomestici rotti penzolanti dalla parete squarciata — sono rare in Israele.
Secondo Donald Trump, sia Israele che l’Iran hanno violato il cessate il fuoco nelle prime ore, cosa che lo ha spinto a dire ai giornalisti che “non sanno che c…o fanno” prima di partire per il vertice Nato all’Aia.

Per quanto riguarda l’Iran, Trump ha affermato che le capacità nucleari del Paese sono state eliminate e che Teheran non ricostruirà mai più il proprio programma nucleare dopo i bombardamenti americani su tre siti. Valutazioni smentite martedì dagli analisti statunitensi.
C’è da chiedersi chi, fra Israele, Iran o Stati Uniti, abbia guadagnato da questa “guerra dei 12 giorni”.
In Iran invece Israele sempre ieri aveva bombardato il famigerato carcere di Evin. Secondo il portavoce del sistema giudiziario iraniano, l’attacco ha danneggiato l’edificio amministrativo della prigione di Evin e ci sono stati morti (“martiri”) e feriti tra il personale e i detenuti, ma il numero esatto non è stato comunicato. Secondo AFP, l’autorità carceraria iraniana ha trasferito i detenuti fuori da Evin. I detenuti sono stati trasferiti in altre strutture della provincia di Teheran “per tutelare i loro diritti e per fare spazio ai team di emergenza”, ha riferito il sito giudiziario Mizan. I media locali hanno riportato che il trasferimento è stato completato, ma non è chiaro quanti prigionieri siano stati coinvolti.