La politica USA ha reagito alla notizia del bombardamento da parte degli Stati Uniti di obiettivi nucleari in Iran spaccandosi fra applausi entusiasti e condanne virulente. Una profonda spaccatura che attraversa anche le linee di partito: fra gli entusiasti ci sono alcuni democratici, ma ci sono repubblicani che chiedono che Trump faccia domanda di avere i poteri di guerra (per dettato costituzionale solo il Congresso può dichiarare guerra).
L’attacco statunitense è avvenuto dopo più di una settimana di missili, droni e bombardamenti aerei israeliani contro le difese aeree iraniane, le capacità missilistiche offensive e le strutture di arricchimento nucleare. Ma solo gli Stati Uniti hanno la potenza di fuoco necessaria per colpire il cuore delle operazioni nucleari iraniane, sepolte in profondità – un attacco che ora si è concretizzato.
La mossa ha scatenato la condanna del deputato democratico californiano Ro Khanna, esponente progressista del partito che ha spesso criticato qualsiasi azione militare degli Stati Uniti contro l’Iran. Khanna e il deputato repubblicano ultraconservatore Thomas Massie stanno preparando una proposta per obbligare Trump a ottenere l’autorizzazione del Congresso prima di entrare nel conflitto tra Israele e Iran.
Khanna ha scritto su X che il Congresso deve votare: “Trump ha colpito l’Iran senza alcuna autorizzazione del Congresso. Dobbiamo tornare immediatamente a Washington e votare la War Powers Resolution che ho presentato insieme a @RepThomasMassie per impedire che l’America venga trascinata in un’altra guerra infinita in Medio Oriente”. Massie ha scritto a sua volta su X: “Questo non è costituzionale”.
Altri repubblicani hanno espresso dubbi. La deputata dell’ultradestra Marjorie Taylor Greene – sostenitrice della linea “Make America Great Again” di Trump – ha scritto semplicemente su X: “Uniamoci tutti in preghiera per la pace”.
Il leader della minoranza democratica al Senato, Chuck Schumer, ha chiesto al leader della maggioranza repubblicana al Senato, John Thune, di convocare immediatamente un voto sulla questione. Schumer ha dichiarato che il Congresso deve applicare la War Powers Act. La legge, nota anche come War Powers Resolution, del 1973, serve a limitare il potere del presidente degli Stati Uniti di impegnare il Paese in un conflitto armato senza l’approvazione del Congresso.
Ma Thune, prima ancora delle dichiarazioni di Schumer, aveva affermato: “Il regime iraniano, che ha dichiarato di voler portare ‘morte all’America’ e cancellare Israele dalla mappa, ha respinto ogni via diplomatica verso la pace. La folle corsa degli ayatollah verso le armi nucleari deve essere fermata. Mentre agiamo questa sera per impedire all’Iran di ottenere un’arma nucleare, sono al fianco del presidente Trump e prego per le nostre truppe e il nostro personale in pericolo.”
Nel frattempo, durante un comizio a Tulsa, in Oklahoma, parte del suo tour “contro l’oligarchia”, il senatore del Vermont Bernie Sanders ha letto ad alta voce la dichiarazione di Trump sull’attacco, suscitando fischi e un coro di “no more war” (“niente più guerre”) da parte del pubblico. Sanders ha detto: “Sono d’accordo”. Ha poi definito l’attacco “allarmante” e ha aggiunto: “È grossolanamente incostituzionale”.
La deputata democratica di New York Alexandria Ocasio-Cortez si è spinta oltre, chiedendo l’impeachment di Trump. “La decisione disastrosa del Presidente di bombardare l’Iran senza autorizzazione rappresenta una grave violazione della Costituzione e dei poteri di guerra del Congresso. Ha rischiato impulsivamente di scatenare una guerra che potrebbe intrappolarci per generazioni. È chiaramente e assolutamente motivo di impeachment,” ha scritto su X.
Hakeem Jeffries, leader dei Democratici alla Camera, ha dichiarato che Trump ha “ingannato” gli americani. “Il rischio di guerra è ora aumentato in modo drammatico, e prego per la sicurezza delle nostre truppe nella regione, che sono state messe in pericolo”, ha detto in una dichiarazione. Ha aggiunto: “Trump ha ingannato il Paese sulle sue intenzioni, non ha chiesto l’autorizzazione del Congresso per l’uso della forza militare e rischia di coinvolgere l’America in una guerra potenzialmente disastrosa in Medio Oriente.”
Il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, ha rilanciato su X il post di Trump in cui annunciava gli attacchi statunitensi, dove il presidente aveva scritto: “Abbiamo completato con grande successo il nostro attacco ai tre siti nucleari in Iran… Nessun altro esercito al mondo avrebbe potuto farlo… Ora è il momento della pace!” Vance non ha aggiunto commenti. Entrambi, in particolare Vance, avevano fatto campagna elettorale contro il coinvolgimento degli Stati Uniti nelle guerre all’estero. Vance peraltro era fra i notabili alle spalle di Trump durante il discorso alla nazione in cui ha annunciato l’attacco.
Altri democratici hanno duramente criticato l’attacco, facendo eco alla posizione di Khanna. “Il presidente Trump non ha alcuna autorità costituzionale per portarci in guerra con l’Iran senza l’autorizzazione del Congresso, e il Congresso non l’ha autorizzato,” ha detto il deputato della Virginia Don Beyer.
Il deputato dell’Illinois Raja Krishnamoorthi ha detto al Guardian: “Se l’Iran non era già pienamente deciso a costruire una bomba nucleare in tempi accelerati, sarei sorpreso se ora non lo fosse.”
Tuttavia, l’attacco ha trovato anche il sostegno di alcuni democratici, in particolare il senatore della Pennsylvania John Fetterman, da sempre sostenitore di una linea dura a favore di Israele e favorevole all’intervento degli USA contro l’Iran. “È stata la decisione giusta da parte del @POTUS. L’Iran è il principale sponsor del terrorismo nel mondo e non può avere capacità nucleari,” ha scritto Fetterman.
Più prevedibilmente, i falchi repubblicani hanno accolto con favore l’attacco, congratulandosi con Trump per la decisione.
“È stata la scelta giusta. Il regime lo merita. Ben fatto, presidente @realDonaldTrump. Ai miei concittadini: abbiamo la migliore Aeronautica del mondo. Ne sono orgoglioso. Volare, combattere, vincere,” ha scritto su X il senatore repubblicano della Carolina del Sud Lindsey Graham, da tempo sostenitore della linea dura. L’ex deputato repubblicano Matt Gaetz ha paragonato l’attacco all’uccisione, da parte degli USA, del potente generale iraniano Qassem Soleimani nel 2020, mentre si trovava a bordo di un’auto in uscita dall’aeroporto internazionale di Baghdad. “Il presidente Trump vuole che sia come l’attacco a Soleimani – un colpo solo. Niente guerre per il cambio di regime. Trump il pacificatore!” ha scritto Gaetz su X.