Dopo quasi un anno di silenzio e attesa, il veliero Bayesian, naufragato la notte del 19 agosto 2024 nelle acque di Porticello, una località sulla costa siciliana, è stato riportato alla luce. Grazie all’intervento delle gru Hebo Lift 10 e 2, lo scafo dell’imbarcazione è stato sollevato dai fondali a 49 metri di profondità, rivelando ciò che per mesi era rimasto nascosto nelle profondità insondabili del mare.
La delicata operazione, iniziata nei giorni scorsi con l’inserimento di nuove cime di sollevamento, ha consentito di portare la nave in posizione verticale, consentendo l’accesso a parti prima inaccessibili, come il lato di dritta che giaceva sul fondo marino. Lo scafo, sostenuto da otto robuste cinghie in acciaio, è ora mantenuto in posizione elevata in attesa dello svuotamento dall’acqua.
Sul luogo del recupero è presente un imponente dispositivo di sicurezza e controllo. La Capitaneria di Porto, che coordina le indagini, ha dispiegato diverse motovedette per monitorare il tratto e prevenire qualsiasi rischio di fuoriuscita di carburante o inquinamento. In campo anche tecnici dell’Arpa e droni dotati di sensori a raggi infrarossi, capaci di individuare eventuali tracce di sostanze nocive.
Quando l’imbarcazione, colò a picco era impegnata in una navigazione costiera. Al suo interno vi erano 22 persone: quindici riuscirono a salvarsi, pur riportando ferite di varia entità mentre 7 persero la vita. Tra i deceduti diverse figure di spicco, come Mike Lynch, imprenditore britannico proprietario del natante, la figlia diciottenne Hannah, Jonathan Bloomer, banchiere britannico, la moglie Judith, oltre all’avvocato statunitense Chris J. Morvillo, la consorte Neda Nassiri e il cuoco di bordo Recaldo Thomas.
Le autorità italiane hanno avviato un’inchiesta per ricostruire le cause del naufragio, indagando anche il comandante James Cutfield. Le ipotesi principali al momento considerano sia un malfunzionamento tecnico del veliero sia condizioni meteorologiche particolarmente avverse, che potrebbero aver causato la violenta tromba marina responsabile dell’inabissamento.
Il recupero del Bayesian rappresenta quindi un tassello cruciale per far luce sulle cause dell’incidente. La società Tmc Marine, incaricata delle operazioni, ha precisato che le fasi successive prevedono il trasferimento del relitto al porto di Termini Imerese, dove sarà alloggiato in una struttura in acciaio appositamente preparata per consentire ulteriori approfondimenti e valutazioni.