La direttrice dell’intelligence nazionale, Tulsi Gabbard, sta tentando di ricucire il proprio rapporto con il presidente Trump, dopo le tensioni dell’ultima settimana, scaturite in seguito ad alcuni commenti sulla guerra in Medio Oriente.
Pochi giorni fa, dopo l’attacco sferrato da Israele all’Iran, Gabbard aveva rilasciato un video sui suoi canali social, nel quale ha affermato che “l’élite politica e i guerrafondai” stanno “fomentando con noncuranza la paura e le tensioni tra le potenze nucleari”, mettendo il mondo “sull’orlo dell’annientamento nucleare”. Fonti vicine alla direttrice dell’intelligence hanno affermato che quest’ultima sarebbe contraria ad un possibile intervento militare degli USA in Medio Oriente.
A marzo, inoltre, Gabbard testimoniò dinanzi al Congresso, affermando che, nonostante i livelli di uranio arricchito dell’Iran fossero al massimo storico, l’opinione degli esperti era che Teheran non stesse attualmente cercando di sviluppare una bomba nucleare. Una versione dei fatti diametralmente opposta a quella sostenuta dal presidente e dallo stato ebraico.
Visti i recenti avvenimenti in Medio Oriente, la testimonianza di Gabbard è stata riportata più volte sotto la luce dei riflettori in settimana. “Quali informazioni avete sul fatto che l’Iran stia costruendo un’arma nucleare? La vostra intelligence ha detto di non avere prove al momento in merito”, ha chiesto un giornalista a Trump venerdì, al suo arrivo nel New Jersey.
“Bene, allora la mia di intelligence si sbaglia”, ha affermato Trump. “Chi ha detto questo? Tulsi Gabbard? Si sbaglia”.
Dopo le parole del presidente, dunque, Gabbard ha deciso di fare dietrofront sulle sue precedenti posizioni, scrivendo su X: “I media disonesti stanno intenzionalmente estrapolando la mia testimonianza dal suo contesto e diffondendo notizie false per alimentare la divisione. L’America ha informazioni di intelligence che indicano che l’Iran è al punto di poter produrre un’arma nucleare entro poche settimane o mesi, se decide di finalizzare l’assemblea. Il presidente Trump è stato chiaro che ciò non può accadere, e sono d’accordo.”
Dopo il dietrofront della leader dell’intelligence, anche la Casa Bianca ha preso le sue difese, spiegando: “Gabbard ha costantemente supportato la posizione de presidente, è vergognoso che i media abbiano cercato di distorcere la realtà”.
In settimana, anche il vicepresidente Vance aveva sostenuto Gabbard, dichiarando: “Tulsi è una veterana, una patriota, una fedele sostenitrice del presidente Trump e una parte fondamentale della coalizione da lui costruita nel 2024. È un membro essenziale del nostro team per la sicurezza nazionale e siamo grati per il suo instancabile lavoro, volto a proteggere l’America dalle minacce straniere”.