La Food and Drug Administration FDA ha approvato Yeztugo, un farmaco iniettabile semestrale che, durante gli studi clinici, ha quasi azzerato la trasmissione dell’HIV. Questo nuovo trattamento, basato sul principio attivo lenacapavir, rappresenta una svolta significativa rispetto alle tradizionali pillole quotidiane usate per la profilassi pre-esposizione PrEP. Secondo Mitchell Warren, direttore esecutivo del gruppo AVAC, si tratta della “migliore opportunità in 44 anni” per la prevenzione della malattia, capace di ridurre drasticamente i nuovi casi, soprattutto tra gli uomini gay, bisessuali e le persone transgender, che rimangono le categorie più colpite.
Negli studi clinici condotti dalla casa farmaceutica Gilead Sciences, Yeztugo ha dimostrato un’efficacia straordinaria: ha ridotto dell’89% il rischio di infezione da HIV rispetto a Truvada, il precedente farmaco orale per la PrEP, e del 96% rispetto all’assenza di qualsiasi forma di profilassi. In un ulteriore studio condotto su donne cisgender nell’Africa sub-sahariana, nessuna delle partecipanti trattate con il preparato ha contratto il virus, rafforzando l’efficacia trasversale del farmaco su diverse popolazioni.
Tuttavia, nonostante l’entusiasmo, il futuro del prodotto è incerto. Il costo elevato, oltre 14mila dollari a dose, rischia di limitare l’accesso, soprattutto in assenza di coperture assicurative adeguate. Alcuni assicuratori potrebbero preferire le versioni generiche più economiche di pillole PrEP, o imporre copay, quote fisse, elevate per lenacapavir.
Un ulteriore ostacolo arriva dall’attuale contesto politico: i massicci tagli ai finanziamenti federali per la prevenzione dell’HIV e per la ricerca, promossi dall’amministrazione Trump, hanno ridotto le risorse a disposizione dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC), l’agenzia nazionale per la salute pubblica degli Stati Uniti, e di altre organizzazioni chiave. Questi fondi sono cruciali per educare le popolazioni a rischio e i medici sull’uso di nuove terapie, facilitandone la diffusione. La chiusura della divisione prevenzione dell’HIV del CDC, con un taglio di quasi un1,5 miliardi di dollari. rischia di compromettere gravemente questi sforzi.
La sfida principale rimane quindi quella di garantire che le persone a rischio possano accedere regolarmente al trattamento e ricevere le opportune dosi. Studi recenti indicano che meno della metà degli utilizzatori di PrEP orale continua ad assumerla oltre sei mesi, evidenziando la necessità di soluzioni più pratiche e meno onerose
Gilead Sciences ha annunciato programmi di assistenza per coprire parte dei costi, offrendo il farmaco gratuitamente alle persone non assicurate a basso reddito. Inoltre, alcune società di telemedicina e cliniche comunitarie stanno già pianificando di fornire Yeztugo nelle aree urbane con alta incidenza di sieropositività, offrendo speranza per un accesso più ampio e inclusivo.