Due genitori pentecostali del Michigan sono stati condannati a 20 e a 45 anni di carcere per aver lasciato morire la loro neonata Abigail. Nel 2017, Joshua e Rachel Piland, rispettivamente 44 e 38 anni, si rifiutarono di portarla dal medico per motivi religiosi. Il giudice della Contea di Ingham, James Jano, ha confermato la sentenza per omicidio di secondo grado e abuso su minore di primo grado ricordando che la coppia non ha mai mostrato alcun rimorso e che anzi avrebbe agito allo stesso modo anche con altri figli.
La vicenda risale al 6 febbraio 2017, quando Rachel Piland diede alla luce Abigail nella casa di famiglia a Lansing. Al momento del parto, che proseguì con successo, erano presenti il marito Joshua, la madre di Rachel e un’ostetrica. Nel giro di tre giorni, la salute della neonata degenerò. L’assistente medica si era accorta che la piccola Abigail stava soffrendo di ittero e consigliò alla coppia di farla visitare subito da un medico affinché la curasse. Sarebbe bastato farle il vaccino – o anche che la stessa madre fosse vaccinata.
Tuttavia, i genitori, sostenuti anche dalla madre di lei, scelsero di affidarsi alla preghiera. La denuncia è stata fatta nove ore dopo al decesso da un parente in California. L’ostetrica ha riferito alla procura che, alla morte della bambina, Rachel le avrebbe detto: “Dio non sbaglia mai”. E in tribunale la coppia ha dichiarato: “Credevamo che (pregare) fosse la cosa migliore che potessimo fare per lei. Anche se fosse morta a causa di una qualche forma di colluttazione, non avremmo chiamato il 911”.
Dopo Abigail, Rachel e Joshua Pilar hanno avuto altri due figli, anche loro affetti da ittero. Entrambi si sono salvati grazie all’interno dello Stato che li ha presi in affidamento.