Il nuovo programma di visti, chiamato “Trump Card”, sta attirando l’interesse internazionale: oltre 68.000 persone da tutto il mondo si sono già registrate per ottenere la residenza legale negli Stati Uniti con un investimento minimo di 5 milioni di dollari. A promuovere l’iniziativa è il segretario al Commercio Howard Lutnick, con l’obiettivo ambizioso di raccogliere fino a 1 trilione di dollari per il Tesoro federale. Il piano, presentato come una versione rinnovata e potenziata del predecessore EB-5, punta a diventare la nuova via preferenziale per imprenditori stranieri.
Il pacchetto EB-5, valido dal 1990 offriva la residenza permanente in cambio di investimenti a partire da 900.000 fino a 1,8 milioni di dollari. Solo nel 2023, sono stati concessi circa 14.000 visti di questo tipo. La nuova Gold Card punta invece a numeri ben più alti: si prevede il rilascio di decine di migliaia di carte già durante l’estate, con l’obiettivo finale di raggiungere quota 200.000.
Il sito ufficiale, trumpcard.gov, lanciato solo pochi giorni fa, mostra un’immagine della carta dorata, decorata con l’effigie di Trump, la Statua della Libertà, un’aquila e la bandiera americana e promette accesso esclusivo a chi saprà investire. In base a quanto dichiarato dallo stesso Lutnick, la tessera sarà realizzata proprio in oro (anche se questo è contestato da altre fonti) e rappresenterà un simbolo di prestigio oltre che uno strumento legale. Ha anche spiegato che il leader del GOP tiene molto all’estetica dell’operazione, ritiene infatti che un investimento così significativo meriti qualcosa di “bello e iconico”.
L’iniziativa affonda le radici in un’idea del finanziere John Paulson, grande sostenitore di Trump, che avrebbe proposto questo schema come risposta al crescente debito pubblico americano, oggi pari a 36 trilioni di dollari. Secondo Lutnick, la nuova autorizzazione sarebbe particolarmente interessante per aziende e capitalisti che desiderano ottenere la residenza.
Tuttavia, gli analisti si chiedono se ci sia abbastanza domanda per rendere il programma finanziariamente significativo. A 5 milioni di dollari per carta, il pubblico di destinazione è estremamente ristretto e molte persone facoltose potrebbero non vedere gli Stati Uniti come un investimento attraente date le attuali tensioni politiche.Lutnick ha confermato che nel recente viaggio in Medio Oriente, al seguito del presidente, avrebbe illustrato la Card a rappresentanti di Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi.
Restano comunque diversi nodi da sciogliere. La Casa Bianca deve ancora stabilire le modalità di tassazione riservate a coloro che si aggiudicheranno il documento, non è chiaro inoltre se cittadini di determinati Paesi saranno esclusi dalla possibilità di fare richiesta. Attualmente, in Usa, vige il divieto d’ingresso per gli individui di una dozzina di nazioni, e ulteriori restrizioni sarebbero in discussione. Il controllo sui richiedenti, stando alle anticipazioni, dovrebbe essere affidato ai dipartimenti della Sicurezza interna, dello Stato e del Commercio.
Il lancio coincide con l’aumento delle incursioni nell’immigrazione e delle manifestazioni militarizzate, portando alcuni a vedere la Gold Card come una distrazione dorata da politiche di applicazione più aggressive.