Un aereo di linea della compagnia Air India, diretto in Inghilterra, è precipitato giovedì mattina subito dopo il decollo dalla città di Ahmedabad, nello Stato del Gujarat. Come rivelato dai media locali, a bordo vi erano 242 persone. Viene confermata la presenza di un solo sopravvissuto fra i passeggeri, un cittadino britannico di 40 anni seduto al sedile 11A, che sarebbe stato sbalzato fuori dal velivolo dopo l’impatto ed è ricoverato in condizioni gravi ma stabili. A causa dello schianto, sono morte più di 40 civili a terra, per un bilancio totale di quasi 290 vittime.
Il velivolo, un Boeing 787-8 Dreamliner, sarebbe dovuto atterrare all’aeroporto di Londra Gatwick. L’incidente è avvenuto soltanto nove minuti dopo il decollo, non troppo lontano dal perimetro dell’hub locale e nei pressi di un’area residenziale.
Subito dopo lo schianto, sul posto si è sollevata una colonna di fumo nero visibile a diversi chilometri di distanza. Sul luogo sono giunti immediatamente i soccorsi, con autopompe e ambulanze.
Il Ministro dell’Aviazione indiano ha dichiarato lo “stato di massima allerta”. L’aereo ha perso i contatti con la torre di controllo pochi secondi dopo il decollo. Secondo i dati di Flight Radar, riportati dalla Bbc, in quel momento il velivolo era a un’altezza di appena 625 piedi, circa 200 metri.
I passeggeri, informa Air India, risultano essere 169 cittadini indiani, 53 britannici, 7 portoghesi e un canadese. L’aeroporto internazionale “Sardar Vallabhbhai Patel” di Ahmedabad è stato momentaneamente chiuso, con tutti i decolli e gli arrivi sospesi fino a nuovo ordine.