Ventimila posti occupati, cinque dollari l’uno. Sabato 14 giugno, il Guaranteed Rate Field di Chicago ospiterà uno storico collegamento in diretta con Papa Leone XIV, che interverrà con un messaggio video trasmesso sui maxischermi.
L’iniziativa, annunciata dal Vaticano il 2 giugno, prevede l’apertura dei cancelli alle 12:30. Il programma inizierà due ore dopo e culminerà con la celebrazione della messa, alle 16:00, presieduta dal cardinale Blase Cupich, arcivescovo di Chicago.
Fin qui nulla di troppo inconsueto. Ma a dare colore alla vicenda è ciò che avverrà esattamente nelle stesse ore a Washington: una gigantesca parata militare nel cuore della capitale USA, organizzata per celebrare i 250 anni della fondazione dell’U.S. Army. E non è l’unica coincidenza, dato che il 14 giugno è anche il 79° compleanno del presidente Donald Trump.
A Chicago, il messaggio del Papa — che verrà trasmesso anche in streaming — dovrebbe insistere sul tema della dignità dei migranti. È lo stesso argomento su cui Leone XIV, statunitense di nascita ed ex missionario in Perù, si era espresso nel suo primo discorso al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. “La mia storia personale — aveva detto — è quella di un cittadino, discendente di immigrati, che a sua volta ha scelto di emigrare. E per me, cittadini e stranieri meritano la stessa dignità e la stessa protezione”.
La posizione del pontefice si contrappone alla linea dell’attuale amministrazione statunitense, che da mesi ha accelerato le espulsioni e irrigidito le politiche migratorie. Trump ha più volte dichiarato di voler rimpatriare milioni di immigrati irregolari. E secondo il fratello del Papa, John Prevost, intervistato dal New York Times, il pontefice “non è affatto contento di quanto sta accadendo. E non resterà a guardare”.

A Washington, intanto, l’apparato militare si prepara a una dimostrazione di forza senza precedenti recenti. La parata si snoderà lungo sei isolati della Constitution Avenue, partendo all’altezza della 23ª strada e terminando poco prima della Casa Bianca, dove è previsto il palco d’onore per il presidente.
Il corteo includerà 28 carri armati Abrams da 70 tonnellate, altrettanti blindati Stryker, 50 elicotteri, oltre cento veicoli militari di vario tipo, sei battaglioni di fanteria per un totale di 6.700 soldati, cavalli, muli e anche un cane militare.
La sfilata sarà il momento culminante di una giornata di celebrazioni iniziate già dalla mattina. Dalle 11, infatti, è previsto il Army Birthday Festival, con stand informativi, dimostrazioni belliche, giochi per bambini, concerti e incontri con militari, celebrità, atleti NFL e influencer.
Alle 9:30 si terrà anche una competizione di fitness aperta al pubblico. Sul palco si alterneranno esibizioni musicali, tra cui quelle dei cantanti country Scotty Hasting — ex fante ferito in Afghanistan — e Noah Hicks, oltre alla DJ Nyla Symone.
Il clou arriverà al tramonto, con il passaggio delle truppe davanti a Trump, il lancio con il paracadute dei Golden Knights, e infine i fuochi d’artificio. L’aeroporto nazionale Ronald Reagan verrà chiuso per alcune ore: oltre cento i voli cancellati, migliaia i passeggeri coinvolti.
La Casa Bianca nega che la parata sia legata al compleanno del presidente. Ufficialmente, si celebra solo l’anniversario dell’esercito. Ma secondo fonti della stampa americana, i preparativi sono stati accelerati nelle ultime settimane per far coincidere l’evento proprio con il 14 giugno.
Né la Marina, né i Marines — che compiono anch’essi 250 anni quest’anno — hanno in programma iniziative simili.
“È un’operazione perfettamente orchestrata”, ha commentato il giornalista John Heilemann su MSNBC. “Un’autocelebrazione mediatica, come lo sono anche le apparizioni virtuali del Papa. Ma resta il fatto: uno celebra la forza, l’altro chiede compassione. È una contrapposizione netta”.
Jonathan Lemire, collega di Heilemann, ha usato una formula lapidaria: “Controprogrammazione allo stato puro. E lo sanno entrambi”.