L’ondata di protesta contro i raid anti immigrazione si allarga a numerose città
Martedì, quinto giorno di disordini in seguito ai raid sull’immigrazione, le proteste iniziate a Los Angeles sono cresciute in dimensioni e intensità in tutto il Paese. Alcuni manifestanti nel centro di Chicago hanno lanciato bottiglie d’acqua contro gli agenti di polizia e vandalizzato almeno due veicoli. A New York, secondo la polizia, sono stati effettuati decine di arresti nei pressi degli edifici federali di Lower Manhattan. Ad Atlanta, le forze dell’ordine hanno utilizzato agenti chimici e la forza fisica per allontanare alcune decine di manifestanti da un tratto di autostrada occupato. Ma ulteriori proteste sono previste per mercoledì in diverse città, tra cui Las Vegas, Los Angeles, New York, Minneapolis, San Antonio e Seattle. Secondo il New York Times, alcuni organizzatori hanno dichiarato che le manifestazioni locali di questa settimana rappresentano un preludio a quelle nazionali previste per sabato. In quel caso si tratta di contestare la grande parata militare per festeggiare l’esercito a Washington… in coincidenza con il compleanno di Donald Trump.
Trump distrugge quel che resta di USAID
L’amministrazione Trump eliminerà tutte le posizioni dell’USAID (Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale) all’estero entro il 30 settembre, nell’ambito di una drammatica ristrutturazione delle operazioni di aiuto estero statunitensi dell’agenzia, già in gran parte smantellata. In una nota del Dipartimento di Stato datata martedì e ottenuta dal Guardian, il segretario di Stato Marco Rubio ha ordinato l’abolizione dell’intero personale internazionale dell’agenzia, trasferendo il controllo dei programmi di assistenza estera direttamente al Dipartimento di Stato. La direttiva riguarda centinaia di dipendenti dell’USAID a livello globale, inclusi funzionari del servizio estero, collaboratori esterni e personale assunto localmente in oltre 100 paesi. Ai capi missione delle ambasciate statunitensi è stato detto di prepararsi affinché questi profondi cambiamenti avvengano entro quattro mesi. “Il Dipartimento di Stato sta snellendo le procedure ai sensi della National Security Decision Directive 38 per abolire tutte le posizioni dell’USAID all’estero,” si legge nella nota; il Dipartimento “assumerà la responsabilità dei programmi di assistenza estera precedentemente gestiti dall’USAID” a partire dal 15 giugno.
Elon Musk si rammarica: sono andato troppo oltre
Elon Musk ha espresso rammarico per alcuni dei suoi tweet su Donald Trump della scorsa settimana, in un apparente tentativo di fare marcia indietro dopo un’esplosiva rottura che minaccia di danneggiare gli interessi economici del capo di Tesla. Musk è stato di gran lunga il maggiore donatore alla campagna presidenziale di Trump, ma le tensioni tra i due sono esplose pubblicamente la scorsa settimana ed sono rapidamente degenerate, quando l’uomo più ricco del mondo ha invocato l’impeachment del presidente e ha deriso i suoi legami con il molestatore sessuale Jeffrey Epstein in una serie di post. Martedì, Musk ha scritto su X, il social network di sua proprietà: “Mi rammarico di alcuni dei miei post su @realDonaldTrump della scorsa settimana. Sono andato troppo oltre.”
I dazi di Trump vivono, almeno per ora
La Corte federale d’appello di Washington ha concesso al presidente Trump di mantenere in vigore molti dei dazi contro i prodotti della Cina e altri partner commerciali, in attesa del giudizio finale. La decisione sospende l’effetto di una sentenza di maggio che le aveva dichiarate illegali. Si tratta di una vittoria provvisoria per l’Amministrazione, che ora dovrà dimostrare di aver usato correttamente i poteri d’emergenza previsti dalla legge. Intanto, USA e Cina hanno trovato un’intesa di principio per prolungare la tregua commerciale.
Trump eleva Newsom al centro della resistenza democratica
Secondo Politico, Donald Trump ha aiutato il governatore californiano Gavin Newsom a tornare sotto i riflettori nazionali. Dopo un periodo in ombra, Newsom — da tempo marginale perché non rieleggibile — oggi guida l’opposizione a livello pubblico, con le sue forti denunce dell’azione federale su Los Angeles. L’escalation con Trump lo sta rendendo una figura chiave nell’agenda democratica. La risposta del governatore alla minaccia di arresto – «vieni a prendermi, bullo» – è diventata un grido di battaglia che sta attirando l’attenzione dei democratici in tutto il Paese. Il governatore ha tenuto un discorso furibondo martedì sera, a favore di telecamere; era evidente che il governatore si stava rivolgendo non solo al suo stato, ma all’intero Paese — e al suo partito in difficoltà. Per i Democratici in cerca di una guida, Newsom ha sfruttato uno dei momenti politicamente più rilevanti della sua carriera per delineare la minaccia che, a suo dire, il presidente Trump rappresenta per la nazione, e come gli americani dovrebbero opporvisi. E ha lasciato intendere di essere lui l’uomo pronto a guidare questa battaglia. “La democrazia è sotto assalto, proprio davanti ai nostri occhi,” ha dichiarato Newsom. “Il momento che temevamo è arrivato.” Insomma la campagna per le presidenziali del 2028 sembra già partita.
Sette basi militari tornano ai nomi di generali confederati
Il Pentagono si è improvvisamente “ri-innamorato” del passato confederato: Donald Trump ha annunciato oggi che sette basi tornano ufficialmente ai nomi originali di generali confederati. Le strutture erano state ribattezzate per rendere omaggio a eroi neri, donne e veterani delle guerre moderne. Secondo Trump e i suoi, la ridenominazione è un segno di “fedeltà alla tradizione militare”. Il tutto avviene quando il “250° anniversario” dell’Usa Army è alle porte con la parata di Washington che incombe per celebrare il compleanno del presidente.
Climate.gov rischia di essere chiuso
Climate.gov, il portale ufficiale dell’Ufficio del Programma Climatico della National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), sito web del governo degli Stati Uniti dedicato all’educazione pubblica sulla scienza del clima rischia di essere chiuso dopo che quasi tutto il personale è stato licenziato, secondo quanto appreso dal Guardian. Presto smetterà di pubblicare nuovi contenuti, secondo diverse ex figure responsabili del sito i cui contratti sono stati recentemente chiusi. “L’intero staff di produzione dei contenuti di climate.gov (me compreso) è stato licenziato il 31 maggio,” ha dichiarato un ex collaboratore che ha chiesto di rimanere anonimo per timore di ritorsioni. “Ci è stato detto che le nostre posizioni venivano eliminate.” Rebecca Lindsey, ex responsabile del programma del sito web, licenziata a febbraio come parte della rimozione di dipendenti in periodo di prova da parte del governo, ha descritto una situazione durata mesi all’interno della Noaa, durante la quale funzionari politici e personale di carriera hanno discusso sul destino del sito. “Avevo ricevuto una valutazione eccellente delle prestazioni, un bonus, un aumento di stipendio. Stavo lavorando molto bene. E poi sono stata inclusa in quel gruppo che ha ricevuto la lettera standard in cui si diceva: ‘Le tue conoscenze, competenze e abilità non sono più utili alla Noaa’.”
Walmart nel mirino dei trumpiani dopo un appello civico
Christy Walton, erede della catena Walmart, e la stessa azienda, da tempo percepita come vicina a posizioni conservatrici, sono al centro di polemiche e minacce di boicottaggio da parte dei sostenitori di Trump. A scatenare la reazione è stata una pagina pubblicitaria sul New York Times che invitava i cittadini a partecipare ai dibattiti pubblici e a difendere valori come le alleanze e il rispetto dei partner commerciali: un messaggio interpretato come critica all’agenda isolazionista di Trump.
Trump con tutore o catetere alla gamba?
Social impazziti: Recenti foto e video mostrano Donald Trump con vistose protuberanze nella parte bassa dei pantaloni. Molti utenti online ipotizzano che si tratti di tutori per la gamba, forse addirittura un catetere, alimentando nuovi dubbi sulla sua salute, a pochi giorni dalla precarietà mostrata mentre saliva le scalette di Air Force One. La questione è diventata virale su X, divisa tra battute, preoccupazione e speculazioni mediche.
