Lunedì Donald Trump ha presentato un programma federale chiamato “Trump accounts” che prevede un contributo governativo una tantum di 1.000 dollari in conti di investimento fiscalmente agevolati per ogni bambino americano nato tra il 1° gennaio 2025 e il 1° gennaio 2029, ovvero in un periodo che comprende solo la durata della sua amministrazione. Il presidente ha dichiarato che questi conti saranno gestiti dai tutori legali, monitoreranno le prestazioni del mercato azionario e permetteranno ulteriori contributi privati fino a 5.000 dollari l’anno.
L’iniziativa, definita pro-famiglia, mira a fornire un vantaggio finanziario ai bambini americani e ha ottenuto il sostegno di importanti leader aziendali come quelli di Uber, Goldman Sachs, Dell Technologies e Robinhood, che hanno promesso miliardi di dollari per i conti dei figli dei loro dipendenti, durante una tavola rotonda tenutasi alla Casa Bianca.
Il programma è stato incluso in un massiccio disegno di legge di bilancio approvato dalla Camera, ma incontra resistenza al Senato e non può essere implementato autonomamente, dipendendo dal passaggio del cosiddetto “big beautiful bill”, che prevede anche riforme nel welfare e una proposta di tassa sulle rimesse. Tuttavia, l’Ufficio di Bilancio del Congresso (CBO) ha stimato che questo disegno di legge aumenterebbe il debito nazionale di 2,4 trilioni di dollari nei prossimi dieci anni e taglierebbe programmi come Medicaid e l’assistenza alimentare, lasciando milioni di americani senza assistenza sanitaria entro il 2034.
Mike Johnson, portavoce della Camera, ha definito il programma una politica audace e trasformativa che offre un vantaggio finanziario a ogni bambino americano idoneo.