In un video di propaganda diffuso domenica, il leader di al-Qaeda nella Penisola Arabica (AQAP), Sa’ad bin Atef al-Awlaki, ha incitato i musulmani residenti negli Stati Uniti a vendicarsi per le politiche filo-israeliane della Casa Bianca, invocando apertamente l’assassinio di Trump e dei suoi principali collaboratori.
“Non consultate nessuno prima di uccidere gli infedeli americani”, si sente nel filmato di 34 minuti, intitolato Inciting the Believers. “Andate a colpire i peggiori criminali della terra: Trump, il suo vicepresidente [JD Vance], i suoi consiglieri e i suoi sostenitori nel campo finanziario, amministrativo e tecnologico”.
Nel mirino dell’organizzazione terroristica, oltre a Trump e Vance, compaiono anche figure di spicco dell’attuale amministrazione GOP, come il segretario di Stato Marco Rubio e il segretario alla Difesa Pete Hegseth. Secondo fonti vicine all’intelligence, nel messaggio viene esplicitamente citato anche Elon Musk.
“Colpite loro, le loro famiglie e chiunque abbia legami con i politici della Casa Bianca”, aggiunge il leader qaedista. “Dopo tutto ciò che è stato inflitto al nostro popolo a Gaza, non esistono più linee rosse”.
Nel video, al-Awlaki non risparmia nemmeno la comunità ebraica, esortando apertamente a colpirla ovunque si trovi. “Non lasciate alcun luogo sicuro per gli ebrei, così come loro non hanno lasciato rifugi, case o tregua ai palestinesi”, afferma. E aggiunge: “Persino gli ospedali vengono bombardati sopra le teste dei malati, delle donne, dei bambini e degli anziani. Vendicatevi”.
Al-Awlaki, che ha assunto la guida di AQAP nel marzo 2024, è attualmente ricercato dal Dipartimento di Stato americano, che ha emesso una taglia di sei milioni di dollari per informazioni utili alla sua cattura. La sua nomina ha segnato una rinnovata aggressività da parte dell’organizzazione terroristica, storicamente tra le più attive e letali del panorama jihadista internazionale, con base operativa nello Yemen ma con ramificazioni e simpatizzanti anche in Occidente.
AQAP è inserita da anni nella lista delle organizzazioni terroristiche straniere stilata dagli Stati Uniti. Le autorità americane, pur mantenendo un basso profilo sulle contromisure attualmente in atto, non escludono che il nuovo appello del leader qaedista possa rappresentare un tentativo di innescare azioni individuali sul suolo statunitense.
La diffusione del video arriva in un momento delicato per la Casa Bianca, già sotto pressione per la gestione della crisi in Medio Oriente e per l’inasprimento dei rapporti con una parte del mondo islamico radicale, acuito dalle immagini provenienti da Gaza, divenute un catalizzatore di propaganda per le frange estremiste.
L’intelligence americana, secondo quanto trapelato, starebbe analizzando nel dettaglio il contenuto del filmato, nel timore che il messaggio possa servire da miccia per nuove azioni violente condotte da “lupi solitari”, o da cellule dormienti ispirate al jihad globale.
Trump, che nei giorni scorsi è apparso in pubblico accanto al segretario di Stato Marco Rubio durante una visita all’aeroporto municipale di Morristown, non ha rilasciato dichiarazioni in merito alla minaccia. L’ufficio del vicepresidente JD Vance si è limitato a definire le parole di al-Awlaki “una dimostrazione della disperazione di chi ha perso ogni capacità di incidere con mezzi leciti sul corso degli eventi”.