Lunedì, a Dallas centinaia di manifestanti sono scesi in strada, per esprimere solidarietà e sostegno ai residenti di Los Angeles e agli immigrati clandestini che negli ultimi giorni sono stati oggetto dei raid e degli arresti sempre più intensi da parte degli agenti dell’Immigration and Customs Enforcement.
La protesta, iniziata alle 19:00 presso il Margaret Hunt Hill Bridge, ai margini del centro cittadino, si stava svolgendo in modo pacifico. Tuttavia, con l’arrivo sul posto degli agenti della polizia locale, non sono mancati momenti di tensione. Poco prima delle 22:00, le forze dell’ordine hanno chiesto alla folla di disperdersi, pena l’arresto.
Si stima che circa 400 persone si siano radunate presso il celebre ponte di Dallas per esprimere il proprio malcontento nei confronti degli eventi che si stanno verificando a Los Angeles.
I raid dell’ICE presso la città californiana e la successiva decisione del presidente Donald Trump di federalizzare i soldati della Guardia Nazionale nonostante le obiezioni del governatore Gavin Newsom, non hanno fatto altro che aumentare le tensioni.
Proprio come ad L.A, anche in Texas i manifestanti cantavano cori come “Fermate l’ICE”, ed esponevano cartelli con su scritto: “gli immigrati hanno costruito questa nazione”.
Intorno alle 23:00, gli agenti di Dallas hanno radunato un piccolo gruppo di manifestanti rimasti sul posto. Sembra che almeno una persona sia stata arrestata durante le proteste, mentre ci sono state alcune segnalazioni di partecipanti colpiti da spray al peperoncino.
“Un agente si è avvicinato, completamente fuori controllo, ha iniziato a spingere e ha tirato fuori il manganello e lo spray al peperoncino”, a dichiarato Clarence Ford, pastore anziano del Christian Chapel Temple of Faith di North Dallas, “Ho alzato le mani e ho detto ‘Agente, non sono una minaccia’. E lui ha iniziato a usare lo spray”.
“Questa amministrazione non ha assolutamente problemi a violare le leggi, a puntare il dito ed a criminalizzare gli altri”, ha invece affermato Esperanza Tomeo, 44 anni, di Dallas, è una delle leader della sezione locale D-FW dei Brown Berets, un gruppo che difende i diritti delle persone di origine messicana, “sono davvero contenta che Dallas sostenga le protese di Los Angeles. In questo momento, la situazione è piuttosto difficile”.
“La nostra priorità principale resta la sicurezza delle persone che vivono, lavorano e visitano la città di Dallas”, ha invece comunicato la polizia in una dichiarazione al Morning News.
Le proteste a sostegno dei manifestanti di Los Angeles arrivano a soli pochi giorni dalla manifestazione “No Kings”, un evento che coinvolgerà numerose città del Paese. Sabato, in occasione del compleanno del presidente Trump e della maxi parata militare per il 250° anniversario delle forze armate, migliaia di attivisti protesteranno contro l’amministrazione federale e le suo politiche.
A Dallas, la manifestazione partirà da City Hall, intorno mezzogiorno.